GRECIA, ALLARME SANITA' Introvabili i farmaci di base.
Cittadini della Grecia sempre più nel baratro. Se a dicembre l’allarme riguardava la povertà, che va crescendo a ritmi impressionanti, oggi vengono alla luce le condizioni della sanità.La crisi e' arrivata a un punto tale che in Grecia si fa fatica a trovare anche una semplice aspirina. E c'e' chi deve rinunciare a farmaci di base di cui non dovrebbe fare a meno.
La sanità è stato il primo settore a risentire dei tagli al bilancio. Le aziende si sono rifiutate di rifornire ospedali e farmacie fino al saldo degli arretrati. Una situazione molto simile a ciò che sta accadendo in Italia.Oggi in Grecia, sono circa 12.000 le farmacie sparse nelle varie città che incontrano seri problemi nella catena di distribuzione e dunque nel fornire ai pazienti i medicinali di base che vengono loro richiesti. Nel frattempo, a dare la misura dei livelli di disperazione raggiunti nel paese, il numero di tentativi di suicidio ha toccato quota 1.727 nell'arco di poco più di tre anni.
Mancano quasi la metà dei 500 farmaci più utilizzati nel paese. Anche quando i prodotti sono a disposizione, i farmacisti devono saldare i conti prima della consegna, altrimenti i pazienti si vedono costretti a rinunciare.
Sul sito "The Lancet" scritto da Martin McKee, professore di Salute pubblica in Europa presso la London School of Hygiene and Tropical Medicine viene documentato come farmaci fondamentali per salvare la vita dei pazienti come l'anticoagulante Clexane di Sanofi e lo spray contro gli attacchi d'asma Flixotide non sono disponibili.
Anche se il ministero della Salute minimizza, le cronache parlano di neonati denutriti perché i genitori non sono più in grado di alimentarli a sufficienza; bambini che in classe arrivano senza il pranzo e dicono di esserselo dimenticato e insegnanti che cercano disperatamente di rimediare cibo per i loro alunni che fanno la fame. Intanto negli ospedali i pazienti che pagano bustarelle ai medici pur di essere curati.
Il 40 per cento dei greci compresi fra i 18 e i 30 anni è disoccupato; altri lavorano gratis. Secondo i dati della Confederazione nazionale del commercio ellenica, nove greci su dieci hanno abolito le spese per il vestiario e per le calzature, otto su dieci le spese per i divertimenti, e ben uno su quattro non riesce ad avere i soldi per acquistare generi di prima necessità, dunque si trova al di sotto della soglia di povertà.
(di fabio sebastiani)
www.controlacrisi.org
giovedì 12 gennaio 2012
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