Ormai prossima in Perù la moratoria contro gli OGM.
Una moratoria di dieci anni in Perù contro gli OGM per proteggere l'agricoltura biologica peruviana e la libertà degli agricoltori nei confronti delle multinazionali sementiere. Un provvedimento, questo, già approvato il giugno scorso dal parlamento precedente, ma arenatosi nel suo iter legislativo per via del presidente di Centro-Destra all'ora in carica, Alan Garcia, favorevole alle sementi geneticamente modificate. Ma il 3 novembre scorso, finalmente, il Congresso Unicamerale del Paese, fra i maggiori esportatori di prodotti biologici, ha adottato quasi all'unanimità la moratoria che vieta l'ingresso e la produzione in Perù di organismi geneticamente modificati per ogni tipo coltura o allevamento, fatta eccezione di quelli destinati alla ricerca.
Resta ora solo la promulgazione del provvedimento da parte dell'attuale presidente Ollanta Humala (Sinistra) la cui opposizione agli OGM è ben nota. Egli, infatti, da sempre ha esplicitato la sua opposizione all'introduzione nell'agricoltura peruviana degli organismi geneticamente modificati, ricordando la concreta minaccia cui si esporrebbe il grande patrimonio floristico e colturale del Perù, paese amazzonico, dinnanzi ad una contaminazione (difficilmente gestibile) da parte di OGM. Inoltre il Perù è tra i maggiori esportatori di prodotti biologici, tra cui cacao, caffè, cotone e frutta, una tranche di un mercato in espansione e futuro caposaldo per un'effettiva green-economy del Paese.
Non di meno importanza è la libertà degli agricoltori peruviani che, in tal modo, non sarebbero costretti ad assoggettarsi al monopolio prepotente delle multinazionali sementiere OGM, cui i coltivatori dovrebbero rivolgersi, perennemente, per il rifornimento di sementi destinati alla propria produzione. La coltivazione biologica, diversamente, oltre che a garantire la tutela e il mantenimento della biodiversità, lascia agli agricoltori la libertà di coltivazione, mantenendo e rinnovando con lo scambio di sementi la varietà colturale nel proprio appezzamento di terra.
Bioagricoltura Notizie
venerdì 25 novembre 2011
|