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Principi e buone pratiche per una ristorazione scolastica sana e sostenibile.

Resoconto dell’incontro pubblico promosso dal Distretto di Economia Solidale di Padova, con il patrocinio del CdQ 5, tenuto in Fornace Carotta - Padova, il 14 marzo 2011. - PERCHÉ SERVIRE CIBO BIOLOGICO NELLE MENSE SCOLASTICHE Interventi di R. Pinton – FederBio, C. Santaterra – Progetto Città, F. Zecchinato – DES Padova e AIAB Veneto. -

Perché fa bene a tutti : frutta e verdura conven-zionali contengono residui di pesticidi e altre so-stanze chimiche, tollerati dalla normativa gene-rale; in frutta e verdura biologiche non è possibile: non è ammesso alcun residuo. Perché fa bene soprattutto ai bambini : la soglia massima di concentrazione di sostanze nocive negli alimenti convenzionali è calcolata per un or-ganismo adulto del peso di 60 kg: i bambini col cibo, insieme ai nutrienti, assimilano sostanze no-cive in percentuale ben maggiore rispetto al pro-prio peso. Perché lo prevedono i regolamenti comunitari : secondo la normativa europea nel cibo sommini-strato all’infanzia le sostanze nocive non devono superare 1 grammo ogni 100 tonnellate di prodot-to: in pratica siamo alla soglia di rilevabilità! Nei prodotti convenzionali la presenza di sostanze no-cive per i bambini è invece frequente (nel 2009 si sono trovate nel 49.6% della frutta, dati ufficiali). Perché lo prevede la legge italiana: tutte le am-ministrazioni pubbliche che gestiscono servizi di ri-storazione collettiva sono obbligate dalla legge a prevedere l’uso quotidiano di prodotti biologici, senza possibilità di derogare. Perché va incentivata l’economia che non in-quina : va sostenuta l’agricoltura di qualità, che ha cura della terra, che sviluppa e mantiene occupa-zione e dignità del lavoro. È possibile scegliere prodotti di aziende vicine alla città, incentivando correttamente il sistema agricolo locale e la tutela delle tradizioni alimentari e culturali. Perché preserva la struttura del territorio: gra-zie alla maggior sostanza organica nel suolo, le coltivazioni biologiche hanno risvolti positivi sulla sicurezza idrogeologica (non ne abbiamo bisogno visti gli ultimi eventi?) e sull’assetto del territorio. Perché salvaguarda l’ambiente : l’agricoltura biologica tutela e incentiva la biodiversità, utilizza metodi di coltivazione più naturali senza disper-dere pesticidi e concimi di sintesi nell’ambiente, ri-duce l’impatto sulla struttura del suolo. I metodi convenzionali intensivi impoveriscono i terreni e concorrono all’inquinamento dell’aria, delle falde acquifere e dei fiumi. Perché rende più bella la nostra città: l’agri-coltura non industriale migliora la vivibilità, la ric-chezza di flora e fauna, l’aspetto estetico delle campagne che circondano la città a favore degli a-bitanti e dei turisti.

PERCHÉ NELLE MENSE SCOLASTICHE È POSSIBILE MANGIARE BENE E INQUINARE MENO SENZA SPENDERE DI PIÙ Intervento di M. Facchinetti – Mense scolastiche del Comune di Campolongo Maggiore. - È importante che i ragazzi stiano bene in mensa, mangino volentieri le pietanze proposte perché le conoscono oppure perché sono incuriositi. I nostri bambini e i nostri ragazzi, contrariamente a quan-to si pensa, hanno il palato fino e riconoscono e apprezzano il cibo davvero buono! Perché non è vero che il biologico costa sem-pre di più: attualmente nelle mense di Campolon-go Maggiore il pasto biologico certificato costa al Comune 5,39 euro (contro i 6,53 euro che costa al Comune di Padova un pasto convenzionale). La questione dei costi è complessa ma non è il cibo biologico che li fa lievitare! Provate a comprare le zucchine fresche a Natale... Perché è possibile rendere trasparenti i costi di un singolo pasto: il Comune deve chiedere in sede di gara di dettagliare le singole voci di spesa che compongono il costo del pasto, potendo così valutare meglio il servizio. Perché è possibile inquinare di meno: cibo biologico, ortofrutta veneta, settimane comple-tamente vegetariane, acqua del rubinetto, stovi-glie durevoli, mezzi di trasporto a metano, deter-genti ecologici o alternativi, raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti. La mensa può dare il buon e-sempio! Perché è necessario fare educazione alimen-tare a scuola: introducendo ingredienti di stagio-ne, piatti tradizionali, menù vario con cibi semplici e sapori genuini, la settimana vegetariana per far pensare al rispetto degli altri esseri viventi. Un ser-vizio così progettato è anche un primo passo verso la responsabilità alimentare. Perché è possibile sprecare di meno: se il cibo è buono e fresco piace di più e quindi non viene sprecato! Inoltre, bisogna controllare il tipo di a-vanzi e cercare di prevenirli. Perché l’amministratore di un Comune, per un servizio rivolto ai cittadini più giovani, molto delicato, importante e costoso, deve cercare di dare il meglio, al prezzo giusto e valutando le ricadute sull’economia e sul territorio. Quanto sopra è già realtà nei comuni di Campolongo Maggiore, Campagna Lupia e Fossò in provincia di Venezia che condividono un unico appalto con Serenissima s.p.a..

PERCHÉ A PADOVA NON È POSSIBILE? Chiediamo all’Amministrazione di rispettare le norme che riguardano la qualità dei cibi sommi-nistrati all’infanzia. Chiediamo all’Amministrazione di scrivere insieme a noi un capitolato più trasparente, che tuteli i nostri comuni interessi con una definizione dettagliata delle singole voci di spesa, che attualmente sono sotto l’esclusivo controllo delle ditte appaltatrici. Chiediamo che l’Amministrazione, attraverso l’erogazione di servizi essenziali, si faccia promotrice delle migliori pratiche produttive e di consumo a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, così come già avviene per gli “acquisti verdi”, a vantaggio di tutta la popolazione, non solo di chi ha figli a scuola Chiediamo che si mutuino idee e soluzioni da esperienze simili nel nostro territorio, dove cittadini e amministratori hanno ottenuto dalle ditte condizioni ben più vantaggiose e di livello qualitativo molto più elevato a prezzi del tutto analoghi o addirittura inferiori a quelli che si pagano a Padova. Chiediamo di controllare lo spreco e incentivare l’educazione al cibo attraverso la somministrazione di cibo buono, semplice e fresco, che dia al quotidiano momento del pasto dei bambini la giusta impor-tanza culturale, sociale e psicologica. Chiediamo, come genitori, di essere supportati nella lotta contro i deleteri condizionamenti della pub-blicità, delle mode e della fretta che assilla tutti, e che mettono a dura prova le nostre migliori intenzioni. Chiediamo che il Comune supporti le famiglie nella cura e nell’educazione dei più piccoli, in un’e-poca in cui c’è sempre meno tempo per stare in famiglia, e in cui il loro futuro sembra dissolversi sotto i colpi dei tagli alla scuola, alla sanità, all’ambiente, alla cultura, all’integrazione. Chiediamo che si colga questa nuova sfida per valorizzare non solo le produzioni locali, ma anche le idee e le proposte dei cittadini coinvolti nella scelta del servizio di ristorazione scolastica. Già un migliaio di Cittadini ha sottoscritto (in forma scritta e on-line), la petizione al Sindaco di Padova per una ristorazione sostenibile, che si può firmare ai link: www.biorekk.org e www.aiabveneto.org. Aggiungi la tua firma!
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giovedì 24 marzo 2011


 
News

Nuova protesta degli agricoltori a Bruxelles, 250 trattori intorno alle sedi Ue. Roghi davanti all’Eurocamera: polizia usa idranti e lacrimogeni.
Circa 250 trattori hanno bloccano le strade principali del quartiere delle istituzioni Ue a Bruxelles chiamati a manifestare da Fugea, dalla Federazione dei Giovani Agricoltori (FJA), dalla Federazione Vallone dell’Agricoltura ( Fwa), dalla Rete di sostegno all’agricoltura contadina (RéSAP) e dal Coordinamento europeo. >>



Gates e Zuckerberg puntano sull'agricoltura: "Cibo vero solo per ricchi"
Altro che carne sintetica e dieta vegetale. I grandi imprenditori dei Big Data sembrano andare proprio nella direzione opposta. Mentre, infatti, la sostenibilità planetaria spinge le economie a orientarsi verso la produzione di cibo sintetico, loro investono su terreni agricoli e sulla produzione di carne tradizionale di altissima qualità. E naturalmente altissimi costi e ricavi. >>



FPP2 GRATIS, ANNUNCIO DI BIDEN, COSA ASPETTA DRAGHI?
Il presidente USA Biden, raccogliendo la richiesta che da tempo avanza Bernie Sanders, ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno mascherine ffp2 gratis ai cittadini. >>