Vota Sì ai referendum per fermare il nucleare e per l'acqua bene comune e scendi in piazza il 26 marzo
Non esistono centrali nucleari sicure. E l'EPR, il reattore che Berlusconi ha scelto per i 4 impianti italiani, non fa differenza. Quello che sta accadendo in Giappone potrebbe succedere in Italia, se il governo non farà davvero un passo indietro nella sua folle corsa all'atomo.
Proprio per fermare il ritorno al nucleare presto saremo chiamati a esprimerci con un referendum che il governo ha deciso, in un maldestro tentativo di boicottaggio, di non accorpate alle amministrative e sul quale si sta abbattendo la censura. Le oltre 60 associazioni del Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’ denunciano “l’azione oscurantista del governo, dei fan dell’atomo e di molti mezzi d’informazione che, proprio mentre si pone al mondo la questione sulla sicurezza del nucleare, tengono sotto silenzio l’appuntamento referendario”.
Oltre che per fermare il nucleare dovremo esprimerci anche sui quesiti referendari per l'acqua bene comune. Raggiungere il quorum sarà la parte più difficile di questa sfida. Una sfida alla quale non possiamo mancare.
Proprio per lanciare la consultazione su acqua e nucleare, migliaia di cittadini e decine di associazioni si sono date appuntamento il 26 marzo a Roma (ore 14 piazza della Repubblica) per una grande manifestazione nazionale. L'AIAB scenderà in piazza il 26 marzo ed è importante che aderiscano e partecipino alla manifestazione anche tutti i nostri soci, simpatizzanti e sostenitori. Perché è in gioco il futuro di tutti e perché per convincere 25 milioni di italiani ad andare a votare ai renferendum il prossimo giugno c'è bisogno di uno sforzo collettivo che ci veda coinvolti tutti, nessuno escluso.
Bioagricoltura Notizie
venerdì 18 marzo 2011
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