MEDECINS SANS FRONTIERES: ALLARME CONTRO GLI AIUTI ALIMENTARI DI SCARSA QUALITÀ AI PAESI POVERI.
Centinaia di migliaia di bambini malnutriti ricevono aiuti alimentari di scarsa qualità, e perfino nocivi, a causa della lenta introduzione di alternative più nutrienti, denuncia un'ONG medica. Gli Stati Uniti continuano a donare direttamente alle organizzazioni umanitarie miscele di farine fortificate di grano e frumento, arricchite con soia, che non rispondono agli standard internazionali, stabiliti negli anni sessanta, ha detto Medecins sans Frontieres International.
Nonostante nuove norme adottate dalle agenzie delle Nazioni Unite due anni fa, nel corso delle recenti crisi umanitarie, come Haiti, Pakistan e Nigeria, i bambini hanno ricevuto miscele di scarsa qualità che, nella migliore delle ipotesi, non li hanno aiutati a guadagnare peso. Lanciando un invito pubblico ad approntare delle riforme, Unni Karunakara, Presidente dell'organizzazione, ha dichiarato: "Prodotti alimentari che non daremmo mai ai nostri figli, vengono inviati all'estero come aiuti alimentari per i bambini più vulnerabili in punti caldi di malnutrizione, come l'Africa sub-sahariana e alcune regioni dell'Asia. Questo doppio standard deve finire". La stragrande maggioranza degli alimenti forniti dalle agenzie umanitarie, viene donata o pagata con soldi erogati da paesi donatori.
La campagna mette in evidenza come l'inerzia diffusa tra i fornitori di aiuti alimentari e la pressione sui prezzi abbia portato ad un deterioramento della qualità alimentare, aggravato dalle richieste dei donatori di controllare i costi a partire dalla crisi finanziaria del 2008. Una lettera inviata, lo scorso marzo, alla Commissione Europea, dal Programma Alimentare Mondiale (PAM), dall'Unicef e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha sottolineato la necessità di passare ad alimenti terapeutici, altamente nutrienti, pronti all'uso (RUTF), come il Plumpy, che contiene una miscela di latte in polvere, arachidi e micronutrienti.
Le organizzazioni avvertono che i prodotti realizzati con la vecchia miscela di grano e soia (CSB), donati dagli Stati Uniti, contengono micronutrienti insufficiente, anti-nutrienti che interferiscono con l'assorbimento da parte del bambino, e nessuna proteina del latte, indispensabile per la crescita, limitando l'assunzione di cibo da parte dei bambini, che hanno uno stomaco ancora piccolo.
Uno studio condotto da Medecins sans Frontieres International, in Niger, su quasi 500 bambini ha dimostrato come la percentuale dei soggetti nutriti con CSB, che ha fatto ricorso a trattamenti ospedalieri, sia doppia rispetto a quelli che consumano RUTF, per un totale, rispettivamente, del 19% a fronte del 9%.
Bioagricoltura Notizie
venerdì 29 ottobre 2010
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