Ogm, ma chi pensa ai controlli?
Il decreto anticrisi taglia anche l'Ente Nazionale delle Sementi Elette di Milano. L'attività di controllo (funzioni, il personale e le strutture) affidata all'Istituto Nazionale per la Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione di Roma.
Un altro duro colpo sul futuro dell'agricoltura e della filiera alimentare ogm free italiana. Come riporta il free press Metro, con le misure inserite nel decreto Salva Crisi viene a mancare una delle strutture preposte a garantire la qualità delle sementi italiane. Un decisione che solleva molti dubbi, dal momento che l'Ente Nazionale delle Sementi Elette di Milano, risulterebbe in attivo, si autofinanzia totalmente e non riceve alcun contributo dallo Stato, a differenza dell'Inran a cui invece vengono affidate funzioni, personale e strutture.
"A settembre avremmo dovuto ampliare il laboratorio di Tavazzano (Lodi, ndr)- spiega il commissario straordinario Ense, Astolfo Zoina, docente all'università di Napoli - per un milione e mezzo circa di importo, tutti dal nostro avanzo di 3 milioni, con progetto e permessi già ottenuti. Ma siamo fermi, non sappiamo nemmeno che fine faranno i dipendenti, persone straordinarie". "Fino a pochi anni fa - racconta Zoina - eravamo uno dei cinque laboratori al mondo in grado di fare alcune analisi specifiche sugli ogm". Oggi questi laboratori sono 11 ma quello di Tavazzano rappresenta l'unico in Italia riconosciuto a livello mondiale per l'analisi ogm dei vegetali.
Nel 2002, quando iniziò ad analizzare i semi di mais e soia da spargere in Italia "trovammo il 50% delle sementi di soia e il 35% di mais inquinate da ogm a fronte di analisi private che non ne rilevavano traccia". E il futuro qual è? "Se chiude Ense restano solo i privati ad analizzare ciò che si semina in Italia".
Greenplanet.net
martedì 20 luglio 2010
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