ORTAGGI ANNAFFIATI DI RAZZISMO.
Articolo della giornalista israeliana Amira Hass, già pubblicato da l'Internazionale.
Alcuni supermercati italiani hanno deciso di bandire i prodotti Agrexco. Anche Amira Hass sceglie con attenzione cosa comprare e cosa no.
“Ogni volta che entro in un negozio israeliano esamino attentamente l'origine del prodotto. Il miglior vino d'Israele è fatto sulle alture del Golan, occupate, e quindi non lo compro mai. Penso ai 15mila siriani che nel 1967 furono espulsi dalle loro terre.
Articolo della giornalista israeliana Amira Hass, già pubblicato da l'Internazionale.
Alcuni supermercati italiani hanno deciso di bandire i prodotti Agrexco. Anche Amira Hass sceglie con attenzione cosa comprare e cosa no.
“Ogni volta che entro in un negozio israeliano esamino attentamente l'origine del prodotto. Il miglior vino d'Israele è fatto sulle alture del Golan, occupate, e quindi non lo compro mai. Penso ai 15mila siriani che nel 1967 furono espulsi dalle loro terre.
I funghi secchi, per esempio, provengono dalla colonia di Teqoa (anche qui i palestinesi soffrono di una cronica mancanza d'acqua). Una recente legge palestinese che vieta la vendita di prodotti degli insediamenti non è ancora applicata ovunque. Molti israeliani si comportano come me. Questo fa di noi degli antisemiti? Sembrerebbe di sì, stando al putiferio suscitato dalla decisione (poi revocata) di alcune catene di supermercati italiani di bandire i prodotti Agrexco, perché l'etichetta non indica se provengono da Israele o dalle colonie. Ma è meglio essere accusati di antisemitismo che mangiare ortaggi annaffiati di razzismo”.
(dal Bollettino Bio di Greenplanet - giugno 2010)
Newsletter El Tamiso
venerdì 25 giugno 2010
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