LE LOTTA PER LE RIFORME AGRARIA E URBANA DEVONO TORNARE NELLE STRADE.
La rivista Caros Amigos riporta le conclusioni della tavola rotonda su “Conflitti urbani e criminalizzazione dei movimenti sociali” che si è svolta durante il Forum Sociale Urbano a Rio de Janeiro. La ex segretaria per il problema delle abitazioni del comune di San Paolo (durante l’amministrazione di Luisa Erundina) ha detto che bisogna che riprenda il movimento nelle strade e la sinistra si unifichi per un progetto comune, che contenga la funzione sociale della proprietà.
Miguel Bardez ha detto che viviamo in un momento di grave criminalizzazione dei movimenti più combattivi e che la legislazione brasiliana della terre è un “recinto vivo” che impedisce l’accesso dei lavoratori alla terra, formato da giudici, pubblici ministeri e delegati di polizia. Plinio de Arruda Sampaio ha ricordato che quando fece il progetto di riforma agraria per João Goulart, c’era l’intenzione di espropriare tutte le proprietà con più di 500 ettari. Oggi il movimento sta chiedendo un limite di 1000 ettari. Non si possono abbassare ancora le richieste.
Molti piccoli agricoltori hanno un reddito annuale di soli 1000 reais, ma è proprio la piccola agricoltura che dà più lavoro, produce più alimenti e conserva la terra. Sampaio ha criticato il governo Lula che ha abbandonato la riforma agraria, affascinato dalla prospettiva dell’alcool.
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giovedì 1 aprile 2010
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