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Il lungo ciclo del cibo

Vi proponiamo un breve scritto che fotografa una delle contraddizione che il mercato del cibo oggi porta in se e che sta distruggendo qualità e freschezza dei prodotti tipici e dei saperi di un territorio. Dai cittadini consumatori può partire una riflessione utile anche ai produttori e distributori dei nostri alimenti.

In questa stagione invernale la nostra terra produce i pregiati radicchi, i cappucci e le verze ricchi di sali minerali, il porro salutare. Conservate nei nostri frigoriferi abbiamo ancora le mele e le pere e soprattutto il kiwi. Ma nelle campagne il lavoro continua fervente. Si sta ultimando la potatura e il riassetto dei frutteti e gli orticoltori stanno preparando i terreni ormai sufficientemente disinfettati dal gelo, sono già state trapiantate le lattughe in serra e nei vivai stanno crescendo le piantine per i trapianti in piena aria. Ad aprile le fragranti lattughe di Lusia ed i nostri turgidi turrioni d’ asparago prenderanno la strada per Milano e Roma, le succose fragole polesane verso la Germania e le tenere insalatine partiranno per la Svizzera. Mentre nei banchi dei supermercati e negozi di Rovigo e provincia appassiranno le lattughe provenienti da Fondi, rinsecchiranno i contorti asparagi napoletani, rosseggeranno le fragole spagnole, sempre ugualmente belle e coriacee anche dopo dieci giorni e spiccherà il giallognolo inodore del semprepresente aglio cinese. Da quando il cibo da fonte di vita è stato trasformato in merce cui applicare il principio del massimo profitto, da quando l’esperto orticoltore è stato trasformato in un produttore conto terzi e il consumatore ha perduto l’abitudine a pretendere i prodotti genuini e ad essere soddisfatto perché può scegliere tra gli scarti che gli vengono propinati, da quel momento - nessuno sa perché - questa perversa logica commerciale fa ubriacare i nostri delicati, freschi prodotti orticoli in giro per l’Europa e si è rotto il legame con le tipicità delle specifiche territoriali. È stato perso il gusto ed il valore della “nostranità”. Si è scisso il vincolo tra coltura e cultura. Ci si è dimenticati che i sapori devono essere veicolati dai saperi. Ma è ancora possibile tornare indietro per chi ha il coraggio, la forza e la pazienza di andare controcorrente. Se i distributori locali, soggetti alla incomprensibile logica commerciale, non vogliono o non sanno proporre i freschi prodotti locali, i consumatori avveduti possono trovare forme di organizzazione e rapportarsi direttamente con i produttori, a loro volta organizzati. Approvvigionarsi in loco vuol dire poter conoscere le metodologie produttive e controllare l’azienda produttrice a tutto vantaggio della sicurezza alimentare, godere della massima freschezza, essere sempre nella stagionalità, contribuire alla sopravvivenza delle piccole aziende e delle varietà vegetali nostrane. Ma vuol dire anche contribuire alla diminuzione del traffico pesante con conseguente minor intasamento viario, minor inquinamento e maggior risparmio energetico. Altra conseguenza, e non di poco conto, è che con più si accorcia la filiera meno costa il prodotto.( R.M.)



lunedì 7 febbraio 2005


 
News

Nuova protesta degli agricoltori a Bruxelles, 250 trattori intorno alle sedi Ue. Roghi davanti all’Eurocamera: polizia usa idranti e lacrimogeni.
Circa 250 trattori hanno bloccano le strade principali del quartiere delle istituzioni Ue a Bruxelles chiamati a manifestare da Fugea, dalla Federazione dei Giovani Agricoltori (FJA), dalla Federazione Vallone dell’Agricoltura ( Fwa), dalla Rete di sostegno all’agricoltura contadina (RéSAP) e dal Coordinamento europeo. >>



Gates e Zuckerberg puntano sull'agricoltura: "Cibo vero solo per ricchi"
Altro che carne sintetica e dieta vegetale. I grandi imprenditori dei Big Data sembrano andare proprio nella direzione opposta. Mentre, infatti, la sostenibilità planetaria spinge le economie a orientarsi verso la produzione di cibo sintetico, loro investono su terreni agricoli e sulla produzione di carne tradizionale di altissima qualità. E naturalmente altissimi costi e ricavi. >>



FPP2 GRATIS, ANNUNCIO DI BIDEN, COSA ASPETTA DRAGHI?
Il presidente USA Biden, raccogliendo la richiesta che da tempo avanza Bernie Sanders, ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno mascherine ffp2 gratis ai cittadini. >>