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RISPETTARE L'AMBIENTE, VALORIZZARE L'ACQUA BENE COMUNE DELL'UMANITA'.


RISPETTARE L’AMBIENTE, VALORIZZARE L’ACQUA BENE COMUNE DELL’UMANITA’, DIFENDERE IL REDDITO ANCHE ATTRAVERSO MODELLI DIVERSI DI CONSUMO. Domenica 9 ottobre, nella giornata dedicata al biologico in piazza a Padova, i Gruppi di Acquisto Solidale di Padova, Biorekk ed AltrAgricoltura “Il Ciclo Corto”, propongono una iniziativa per il risparmio ed una corretta gestione dell’acqua, un bene comune dell’intera umanità che soggetto, su scala globale, al fenomeno della privatizzazione viene oggi negato a milioni di persone nel sud del mondo (nel 2005, 1,3 miliardi di persone non hanno ancora un accesso all'acqua potabile sicuro) e venduto a prezzi altissimi, come fosse una comune merce, nel nord del mondo. Domenica realizzando un piccolo risparmio iniziamo un percorso comune per capire insieme che l'acqua, così come il cibo, è un bene inalienabile, il cui uso costituisce un diritto naturale di ogni essere vivente che non può essere monetizzato, ne tanto meno sprecato, ma in ragione della sua limitatezza va salvaguardato e ben usato al fine di renderlo accessibile a tutti. Nella nostra città consumiamo milioni di metri cubi di acqua ogni anno, molta di questa è sprecata, perché male distribuita e peggio usata, causando grande dispendio di energia e di risorsa idrica; è possibile iniziare ad avere cura della falda da cui Padova si approvvigiona adottando piccoli accorgimenti individuali, come l’adozione di riduttori di flusso per rubinetti e docce di casa, che permettono di risparmiare sino al 50% di acqua mantenendo la potenza ed il conforto del comune getto a cui ci siamo abituati. I riduttori possono essere installati su tutti i normali rubinetti e docce senza l’intervento di manodopera specializzata, ciascuno può farlo da sé in pochi minuti. Il costo del singolo riduttore è irrisorio (€. 1,50) perché si ripaga da subito con il risparmio del 50% del consumo d’acqua del rubinetto. Ognuno può fare i conti del risparmio reale guardando la propria bolletta dell’acqua e tagliando l’importo del 20% (i riduttori non possono applicarsi a lavatrici, sciacquoni e vasche da bagno). Cambiando piccole abitudini possiamo fare qualcosa per salvaguardare le risorse ambientali ed anche i nostri redditi sempre più compressi verso il basso e soggetti ad un vero saccheggio. Piccoli comuni d’Italia come Bagnacavallo (in provincia di Ravenna) hanno sperimentato su larga scala l’uso dei riduttori di flusso facilitandone l’acquisto per tante famiglie: il risultato è stata la diminuzione del consumo complessivo di acqua di oltre il 10% e per le singole famiglie partecipi all’esperienza, del 25%. Associazione Biorekk - via SS Fabiano e Sebastiano, 132 - 35143 Padova - email: info@biorekk.org AltrAgricoltura Nord Est - Corso Australia, 61 - 35100 Padova email: altragricoltura@altragricolturanordest.it - infogas@altragricolturanordest.it


mercoledì 5 ottobre 2005


 
News

FPP2 GRATIS, ANNUNCIO DI BIDEN, COSA ASPETTA DRAGHI?
Il presidente USA Biden, raccogliendo la richiesta che da tempo avanza Bernie Sanders, ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno mascherine ffp2 gratis ai cittadini. >>



Pesticidi in Unione europea.
La European Food Safety Authority (EFSA) ha pubblicato un report sugli ortaggi e frutta più contaminati da pesticidi... studio pubblicato nel mese di febbraio 2021 che discute i dati del 2019. In tutta Europa, nell’anno 2019, sono stati analizzati 96.302 campioni e la frequenza media si attesta su 19 analisi per 100mila abitanti. I paesi più virtuosi sono la Lituania (125 analisi su 100mila abitanti), la Bulgaria (104 analisi) e il Lussemburgo (81 analisi). I meno virtuosi sono la Gran Bretagna (1,5 analisi), la Spagna (5 analisi) e la Polonia (7 analisi). L’Italia e la Francia si attestano sulla media europea di 19 analisi per 100mila abitanti, la Germania appena un po’ in più con 25 analisi. >>



Sesto Rapporto IPCC - Working Group I su nuove conoscenze e cambiamenti climatici.
In occasione della presentazione del rapporto del Working Group I dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) che delinea le nuove conoscenze scientifiche in merito ai cambiamenti climatici, ai loro effetti e agli scenari futuri, di seguito sono proposti i dati del VI rapporto Ipcc riassunti e forniti dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Bologna. Sesto Rapporto IPCC – Working Group I Annalisa Cherchi, Susanna Corti, Sandro Fuzzi Lead Authors IPCC WG I Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima Consiglio Nazionale delle Ricerche Bologna INTRODUZIONE SU IPCC Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), creato dalle Agenzie delle Nazioni Unite UNEP (UN Environmental Program e WMO (World Meteorological Organisation) nel 1988, ha il compito di redigere a scadenza regolare rapporti di valutazione sulle conoscenze scientifiche relative al cambiamento climatico, ai suoi impatti, ai rischi connessi, e alle opzioni per la mitigazione e l’adattamento. È attualmente in corso di finalizzazione il 6° Rapporto IPCC (AR6). Ogni Rapporto IPCC si compone di tre parti, ognuna redatta a cura di un apposito Working Group (WG). Working Group I: valuta le nuove conoscenze scientifiche emerse rispetto al rapporto precedente. Working Group II: valuta gli impatti del cambiamento climatico sull’ambiente e la società e le azioni di adattamento necessarie. Working Group III: valuta le azioni di mitigazione del cambiamento climatico. Ogni WG redige un rapporto mediamente dell’ordine di 2-3000 pagine, accompagnato da un Riassunto tecnico che mette in evidenza i punti salienti del rapporto e un breve Summary for Policy Makers ad uso dei responsabili politici dei paesi associati all’ONU, nei quali sono condensate per punti essenziali tutte le informazioni analizzate nel dettaglio nei singoli rapporti. Ogni WG si compone mediamente di 200-250 scienziati (Lead Authors) scelti su proposta dei singoli governi dal Bureau IPCC. La partecipazione dei singoli scienziati è volontaria e non retribuita. È bene ricordare che i risultati dei Rapporti IPCC sono basati esclusivamente sull’esame critico di diverse migliaia di lavori scientifici pubblicati (14.000 solo per quanto riguarda il WG I). I Rapporti IPCC, la cui stesura impegna gli scienziati per circa tre anni, sono soggetti prima della stesura finale a due fasi di revisione da parte di diverse centinaia di altri scienziati esperti del settore e da parte di esperti dei singoli governi. Il giorno 9 agosto 2021 verrà presentato ufficialmente il Rapporto del Working Group I dedicato allo stato dell’arte delle basi scientifiche del cambiamento climatico e degli avanzamenti rispetto all’ultimo rapporto AR5. Gli altri due Rapporti di cui si compone AR6 sono tuttora in corso di elaborazione e verranno presentati nei primi mesi del 2022. Per quanto riguarda il Working Group I, sui 234 Lead Authors provenienti da 66 Paesi, tre sono gli scienziati appartenenti a un’istituzione di ricerca italiana, tutti ricercatori dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche. >>