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Prosciuttopoli: sospeso per altri 3 mesi l’ente certificatore del prosciutto di Parma. Nuova indagine dei carabinieri.
L’Istituto Parma qualità che certifica il rispetto del disciplinare per i prosciutti crudi destinati a diventare Dop di Parma, il 30 luglio è stato sospeso per tre mesi da Accredia a causa di gravi irregolarità. Si tratta del terzo provvedimento collezionato da questo ente nell’arco di poco più di un anno. Il primo provvedimento è scattato nel maggio 2018 e riguarda il commissariamento per sei mesi deciso dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaft- La decisione è correlata alla maxi-frode e al successivo sequestro e smarchiatura di 1,2 milioni di cosce di maiali della razza Duroc danese, destinate a finire illegalmente nel circuito del prosciutto Parma-San Daniele.
domenica 4 agosto 2019
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Raid contro i deputati, l’ira degli agricoltori francesi per il trattato «liberista».
Attacchi ai firmatari. Il ministro: attentati. Il sindacato: «Azioni spontanee, mai violente».
Attacchi ai firmatari. Il ministro: attentati. Il sindacato: «Azioni spontanee, mai violente»
venerdì 2 agosto 2019
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No Tav: nessuna resa all'orizzonte.
Una forza calma e determinata. Questo è sempre stato il movimento NO TAV e anche in questa importante giornata di lotta l'ha dimostrato. Ciclicamente viene sancita frettolosamente la sconfitta del movimento da parte dei media e della politica, ma ogni volta risulta essere appena uno scongiuro esternato da frustrati senza alcun seguito. Non hanno capito e non capiranno mai l'alchimia variabile su cui si fonda questo movimento, la profondità del suo messaggio, la tenacia e la permanenza della sua composizione. Il premier Conte pensava che la questione alta velocità in Val Susa si potesse liquidare con una diretta facebook, Di Maio con un triste giochetto delle parti, Salvini mostrando il pugno duro per intimorire senza però alcun successo.
martedì 30 luglio 2019
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PFAS: ALIMENTI CONTAMINATI NESSUNA SICUREZZA. L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ CONFERMA.
Da una recentissima indagine dell’Istituto Superiore di Sanità emerge incontestabilmente il ruolo degli alimenti nella contaminazione da PFAS (Uova, carni, latte e alimenti vegetali).
Nella Zona Rossa sono fortemente contaminati i prodotti agroalimentari che provengono da allevamenti e terreni che usano acqua di pozzo.
Si legge, tra l’altro, sul documento inviato dall’ ISS alla Regione
“Permangono esposizioni elevate al PFOA in alcuni gruppi di popolazione. Specialmente nella zona A, le famiglie che fanno uso di pozzi privati… presentano livelli espositivi ancora eccedenti il TWI (Dose settimanale accettabile di PFAS).”
lunedì 29 luglio 2019
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Nel frigorifero ogni alimento ha il suo ripiano: il video dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie.
Nel frigorifero vanno conservati tutti gli alimenti deperibili, cioè quelli che devono essere mantenuti a una temperatura media di 4°C per rallentare lo sviluppo dei microrganismi. Ma qual è il ripiano giusto per la carne? Dove vanno messi i formaggi? E gli avanzi? Per aiutarci a mettere tutti gli alimentari al posto giusto l’Istituto zooprofilattico delle Venezie ha realizzato un semplice video.
lunedì 29 luglio 2019
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Case palestinesi demolite mentre aumentano gli avamposti coloniali.
E’ vero soprattutto da quando Donald Trump è entrato nella Casa Bianca, rivela una ricerca della ong Peace Now. La tensione resta alta dopo la distruzione due giorni fa a Sur Baher di 12 edifici palestinesi.
Gerusalemme, 24 luglio 2019, Nena News – Conferma anche Israele. Sono 12 gli edifici palestinesi ridotti in macerie dalle ruspe militari nel rione di Wadi al Humus, a Sur Baher, alla periferia meridionale di Gerusalemme Est. L’ultimo palazzo, ancora in costruzione, è stato sbriciolato lunedì nel tardo pomeriggio da una esplosione controllata che soldati e poliziotti israeliani hanno salutato – come mostra un filmato che circola in rete – con applausi e risate.
domenica 28 luglio 2019
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Flat tax: Robin Hood alla rovescia. Altro che Zorro!
Articolo tratto da A. Fumagalli, “L’inganno della flat tax”, pubblicato su Alfabeta2. Buona parte dei dati presentati fanno riferimento allo studio del Cadtm-Italia, a cura di Rocco Artifoni, Antonio De Lellis, Francesco Gesualdi.
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Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra diseguali” (Scuola di Barbiana, Lettera ad una professoressa, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, 1967).
sabato 27 luglio 2019
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Urbanizzare il marxismo.
Una intervista con DAVID HARVEY (di Arnau Barquer).
Qui David Harvey spiega che la crisi ha permesso al neoliberismo di penetrare sempre più a fondo nelle nostre vite. Che la sinistra rischia di proteggere un mondo che sta per scomparire. E che stiamo iniziando a scoprire come il municipalismo possa essere parte di un progetto più grande
David Harvey non è semplicemente una delle figure più citate nelle scienze sociali; è anche uno dei marxisti contemporanei più in voga. La sua collana Companion to Marx’s Capital ha permesso a un’intera generazione di conoscere le opere più importanti del pensatore tedesco, mentre nei suoi studi sulla storia del neoliberismo e sugli spazi urbani ha saputo adattare gli strumenti di Marx alla realtà politica contemporanea.
Avendo iniziato la propria carriera con lo studio dei processi di rimodellamento di città come Baltimora, il lavoro di Harvey è conosciuto per la sua attenzione alle continue rivoluzioni causate dal capitalismo, quella miriade di modi che il capitalismo ha di riorganizzare le nostre vite e l’ambiente in cui viviamo. Su questa scia, Harvey ha posto molta enfasi sull’importanza dei movimenti sociali urbani e delle lotte per il diritto alla città.
A giugno il geografo marxista è stato a Barcellona per promuovere un’antologia dei suoi lavori in lingua spagnola. Arnau Barquer della rivista Catarsi l’ha incontrato per discutere degli effetti a lungo termine della crisi finanziaria, dell’importanza delle battaglie per gli spazi urbani e per il diritto alla casa, e della capacità dei governi nazionali e locali di resistere allo strapotere della finanza.
venerdì 26 luglio 2019
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La strage silenziosa dei campi, dove italiani e migranti muoiono insieme.
Riportiamo una inchiesta del settimanale l'Esptresso che, anche se i dati risalgono al 2018, ben inquadra gli effetti tragici dello supersfruttamento nel settore dell'agroindustria.
Negli ultimi sei anni i braccianti caduti sono più di 1.500. Immigrati e italiani. Nell’indifferenza generale. Il sindacalista Soumayla, ammazzato in Calabria il 2 giugno, lottava per i diritti di questi lavoratori.
Becky è morta tra le fiamme. Sacko, pochi giorni fa, è stato ucciso a fucilate mentre cercava delle lamiere per le baracche. Paola è morta di caldo. Marcus di freddo. Negli ultimi sei anni, almeno 1.500 lavoratori sono deceduti nei campi: bruciati vivi negli incendi dei ghetti, investiti da un treno, ammazzati dalla fatica o dai “padroni”.
Da Nord a Sud, l’agricoltura nel nostro Paese ha il volto della guerra. Muoiono italiani, romeni, africani, arabi. Di caporalato, come i polacchi in Puglia. Di mafia, come gli algerini a Rosarno. E italiani, magari per incidenti col trattore. Storie che finiscono nelle cronache locali per poi essere dimenticate in fretta, invisibili alle statistiche ufficiali, registrate come “difetti in itinere”.
domenica 21 luglio 2019
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Prosciuttopoli: caos nella filiera del prosciutto di Parma. Il 50% dei verri non può essere controllato! Bloccate le marchiature. In arrivo provvedimenti del Mipaaft
Dopo un lungo colpevole silenzio della filiera del prosciutto di Parma Dop, in questi giorni il sindacato Flai Cgl a nome dei lavoratori del settore ha chiesto alle aziende “una massiccia esclusione del prodotto non conforme”. Carlo Galloni, capo gruppo del settore prosciuttifici dell’Unione parmense degli industriali, ha replicato su La gazzetta di Parma dicendo che la sicurezza alimentare del prodotto non è mai stata messa in discussione. Galloni ha dovuto ammettere qualche problema con l’introduzione illecita avvenuta almeno 4 anni fa dei suini di razza Duroc danese, ha anche ammesso il rinvio a giudizio dei macellatori che hanno preso in giro i prosciuttifici e ha ricordato il provvedimento di smarchiatura di centinaia di migliaia di cosce. Ha dovuto ammettere che esiste ancora un problema per l’eccesso di peso medio delle partite di suini su cui sta indagando il Mippaft, sottolineando che si tratta di una “Non conformità lieve”.
sabato 20 luglio 2019
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