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Francia: la rivoluzione parte dalle campagne.

Al solito, tutto inizia in Francia. Come racconta Alessandro Cisilin, su Galatea European Magazine, le tradizionali spese parigine del sabato hanno incontrato il 13 giugno scorso una brutta sorpresa, coi supermercati semivuoti. Su iniziativa della Fnsea (“Fédération Nationale des Syndicats des Exploitants Agricoles”) e di Ja (“Jeunes Agriculteurs”) i contadini, armati di forconi, pale, trattori, cumuli di terra e perfino gli stessi carrelli dei supermercati, hanno completamente bloccato dal giovedì precedente i principali centri di smistamento della grande distribuzione. L’obiettivo dichiarato dal suo leader Lemétayer era bloccarne una trentina. Ne sono stati occupati quarantuno, e cioè oltre la metà delle fonti di approvvigionamento del paese. Motivo della protesta, le contrazioni nel prezzo pagato dagli intermediari nell’ultimo anno, senza giustificazione nella crisi.
sabato 4 luglio 2009
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PTRC (Veneto) sepolto dalle osservazioni dei comitati per la tutela del territorio.

14.475 firme (centinaia sono ancora in arrivo), 105 osservazioni, coinvolti 118 comitati e gruppi locali. La più vasta mobilitazione territoriale degli ultimi anni è sfociata oggi a Venezia, dove l'ufficio protocollo della Regione è stato letteralmente sommerso da pacchi di osservazioni, sottoscritte da migliaia di cittadini, al Piano territoriale regionale di coordinamento (Ptrc), ribattezzato dai comitati «Piano territoriale di cementificazione».
sabato 4 luglio 2009
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sabato 4 Luglio tutti a Vicenza!

SABATO 4 LUGLIO manifestazione indetta dal Presidio No Dal Molin, che alle 15:30 partirà da Via Madre Tesera di Calcutta (Rettorgole). Per tutte le info sulla manifestazione andate a http://www.nodalmolin.it/.
venerdì 3 luglio 2009
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DON LUIGI CIOTTI: «COME AI TEMPI DELLA DISCRIMINAZIONE RAZZIALE».

Dichiarazione di Luigi Ciotti su Ddl sicurezza «Non sicurezza, crudeltà. Non c'è altra parola per definire le misure sull'immigrazione approvate oggi, giovedì 2 luglio 2009, in Senato. Non c'è altra parola per definire questo accanimento contro chi fugge dalla miseria, dalla discriminazione, dall'oppressione, dalle guerre.
giovedì 2 luglio 2009
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Nasce la Rete veneta per la tutela del territorio.

Mestre 28 giugno 2009 - Comunicato Stampa E' nata ieri a Vicenza la Rete veneta per la tutela del territorio. Si è svolta ieri a Vicenza, nell'ambito di Festambiente, un'assemblea dei gruppi, associazioni e comitati del veneto, cui hanno partecipato oltre un centinaio di persone e da decine di comitati di tutto il Veneto. Già raccolte alcune migliaia di firme in calce alle 55 osservazioni di critica puntuale al Piano territoriale regionale di coordinamento [Ptrc, «soprannominato» Piano di cementificazione] licenziato dalla giunta regionale del Veneto. Venerdì 3 luglio verranno consegnati gli scatoloni con le osservazioni firmate verranno consegnate alla Giunta Regionale. In programma non solo contestazioni, ma la decisione di formulare un programma alternativo per la costruzione di un Veneto più vivibile e giusto.
domenica 28 giugno 2009
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L'economia ecologica.

Spesso pensiamo che l'Europa sia più avanzata, sulle lotte ambientali. «Invece invece la maggior parte di queste battaglie avvengono nel Sud del mondo, e abbiamo tutto da imparare. Là ci sono le proposte più costruttive dell'economia ecologica», diceva Joan Martinez Alier, dell'Università autonoma di Barcellona, al convegno internazionale su «Economia ecologica e crisi» tenuto a Roma giovedì, organizzato dall'associazione A Sud e dal progetto europeo Civil Society Engagement with Ecological Economics (lunga sigla che significa «impegno della società civile con l'economia ecologica»), che lavora per superare il gap fra la ricerca accademica e la conoscenza delle organizzazioni della società civile sul campo - quindi per divulgare principi e pratiche dell'economia ecologica: e il primo è che i flussi di energia e di materie prime devono decrescere nel post-sviluppo.
sabato 27 giugno 2009
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API, SENTINELLE DELLA BIODIVERSITÀ.

La mortalità delle api è del 30-35% superiore al tasso naturale. Le cause di questa moria sono tante: pesticidi, parassiti, moocolture e cambiamento climatico. Dalla loro riduzione risulta anche un’ulteriore perdita di biodiversità delle piante. Proteggerle è quindi fondamentale sia per la sopravvivenza dei vari ecosistemi che per quella dell'essere umano.
venerdì 26 giugno 2009
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LA LOGICA DEL G8 NON RISPONDE ALLE ESIGENZE DEI POPOLI AFFAMATI.

L’umanità non ha mai disposto di tanto cibo come ora, sufficiente, per la FAO a sfamare 12 miliardi di individui. Nel biennio 2007/2008 (quello della crisi alimentare) la produzione di cereali, base dell’alimentazione di tutto il pianeta, ha toccato i suoi valori record, e quest'anno registrerà un calo di appena il 4% che significa che sarà il secondo anno più produttivo di sempre. Non esiste e non esisterà a breve un crisi alimentare per mancanza di produzione.
venerdì 26 giugno 2009
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I mercanti di zucchero.

E' una storia che ha almeno due secoli. Generazioni di schiavi hanno passato le loro vite nei campi di canna da zucchero dell'America latina. Oggi centinaia di migliaia di braccianti che la raccolgono, spesso in condizioni disumane, perpetuano questa ereditá di distruzione ambientale, economica e sociale. Ora si apre un nuovo capitolo. Seguendo il modello della soia, i giganti dell'agrobusiness (Cargill, Bunge, Adm, Monsanto) stanno cominciando a coltivare canna da zucchero transgenica in zone dove la terra costa poco e la mano d'opera ancora meno.
venerdì 26 giugno 2009
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L'importante è

Davanti a certi avvenimenti, davanti al ripetersi di certi avvenimenti come un tormentone da avanspettacolo, confesso che non ce la faccio a prendere un atteggiamento coerente. Per un bel po' di tempo i notiziari radio e TV si sono aperti con la "catastrofe del Golfo del Messico" : in aprile una piattaforma per l'estrazione del petrolio grande quanto un paio di campi da calcio scoppia, s'incendia, manda arrosto undici persone e comincia a schizzare nel mare un fiume di petrolio. Quanto? E chi lo sa? La British Petroleum che gestiva il pozzo viene subito accusata di non aver predisposto i sistemi di sicurezza opportuni. Qualcuno allarga le braccia e dice che quei sistemi erano troppo cari: mezzo milione di dollari, cioè l'equivalente di quanto la BP pagava per l'affitto giornaliero della piattaforma. Cari: dunque, il gioco non valeva la candela.
martedì 23 giugno 2009
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