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Colombia: l'ENEL e la diga El Quimbo.

Nella regione di Huila, Colombia centromeridionale, il megaprogetto per la centrale idroelettrica di El Quimbo contrappone da mesi le popolazioni locali al governo del conservatore Juan Manuel Santos e alla multinazionale italiana Enel, partecipata al 31% dal nostro Ministero dell'Economia, quindi dallo stato italiano. Questo caso, come molti altri in America Latina, ricorda da vicino la situazione vissuta in Val di Susa da oltre vent'anni. Un progetto caro, programmato da tempo, che si deve fare ormai "ad ogni costo" e "perché sì", con gli abitanti del luogo (e non solo) che si oppongono e subiscono le vessazioni dell'autorità e la scarsa chiarezza da parte della compagnia - in questo caso una multinazionale italo-spagnola dell'energia con grossi interessi in Colombia e in Sudamerica - su compensazioni e impatti ambientali.
sabato 24 marzo 2012
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Ripartire dai beni comuni e dai diritti delle persone.

La soluzione proposta dalle istituzioni europee e internazionali per uscire dalla crisi è semplice: fare ripartire la crescita. Uno slogan che ad oggi appare da una parte difficile da realizzare e dall'altra preoccupante se fosse portato a termine. Difficile perché agli Stati e ai cittadini europei vengono imposti pesanti sacrifici e piani di austerità per compiacere una finanza trasformatasi in massima parte in un gigantesco casinò. Tagli alla spesa pubblica, agli stipendi e ai servizi essenziali che rischiano di acuire ulteriormente le difficoltà economiche e che rappresentano misure pro-cicliche in una fase di recessione come quella vissuta dall'Italia in questi ultimi anni.
martedì 20 marzo 2012
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La Francia conferma il bando agli Ogm: "Danneggiano l'ambiente"

La Francia conferma il bando alla coltivazione sul suo territorio del mais transgenico Mon810 dell'americana Monsanto. Lo ha annunciato il ministro dell'Agricoltura, Bruno Le Maire, sottolineando che il provvedimento è stato assunto “per proteggere l’ambiente”. Nonostante lo scorso novembre il Consiglio di Stato d'oltralpe avesse revocato il divieto di seminare il mais Ogm della multinazionale adottato dal governo, l’esecutivo transalpino ha deciso di tirare dritto e di mantenere il divieto. “Un provvedimento che rafforza la scelta dell’Italia di mantenere il proprio territorio libero da Ogm – commenta la Coldiretti - e dovrebbe far riflettere anche il Ministro Corrado Clini che si è esercitato in inutili polemiche”.
martedì 20 marzo 2012
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Una direttiva sulla terra. Strumenti per la lotta a livello locale, prima di tutto.

Una premessa “Se il punto è: come imponiamo “un’altra via” ai padroni del mondo, allora – di fronte alla complessità dei rapporti planetari ed alla generale irresponsabilità dei potenti della terra (nella confusione attuale che rende difficilmente distinguibile il governo delle imprese da quello dei singoli Paesi) - occorre identificare un insieme di strumenti, oltre che di soggetti sociali, capaci di rafforzare le strategie del cambiamento e consolidare i livelli di autonomia che in ogni angolo della terra quanti resistono e quotidianamente praticano alternative stanno creando. Senza demagogia e automatismi, poiché questi soggetti sono diversi ed agiscono in modalità e con strumenti diversi, da quelli delle Comunità locali o delle radicate tradizioni dei Popoli Nativi a quelli tipiche dei governi nazionali o locali. Qui noi spesso abbiamo difficoltà perfino a riconoscerli perché “appaiono” sorprendentemente diversi da come siamo abituati a vederli.” (su Carta, 2002)
martedì 20 marzo 2012
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Lo strano “no” di Coop: firma la petizione!

El Tamiso (Coopertiva agricola di Padova)condivide in pieno lo spirito e le rivendicazioni contenute nella lettera espressa dalle Reti di Economia Solidale in risposta ad una discutibile presa di posizione della Coop ad un decreto sulle liberalizzazioni che verrà discusso alla Camera Venerdì 23 Marzo. Di seguito il testo della lettera e il link per aderire. Il decreto sulle liberalizzazioni, attualmente in attesa dell’esame alla Camera, contiene l’art. 62 nel quale si stabilisce che le fatture per le merci alimentari deperibili devono essere saldate entro 30 gg., quelle relative a merci alimentari non deperibili entro 60 gg. Nel giornalino distribuito in questi giorni ai soci nei negozi COOP (Consumatori – Marzo 2012 - pag. 11) compare un commento nel quale si afferma che questa misura “nell’impostazione originaria non è che un regalo alle grandi multinazionali e così non ha niente dello spirito liberale, è solo un’ingessatura e un irrigidimento del mercato” ed ancora “nel confronto che abbiamo avuto in questi giorni anche il mondo agricolo ha convenuto sulle nostre considerazioni”.
lunedì 19 marzo 2012
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Nasce la Rete europea dei movimenti per l'acqua. Primo obiettivo, un milione di firme

Nasce a Marsiglia la Rete europea dei movimenti per l'acqua. L’ufficializzazione è avvenuta a Marsiglia nel corso dei lavori del Fame, il forum mondiale alternativo dell’acqua, che si è svolto in concomitanza del forum mondiale. A dicembre scorso, a Napoli, il Movimento europeo dell’acqua bene comune aveva vissuto la sua fase embrionale raccogliendo intorno a se sindacati, realtà sociali, associazioni della società civile provenienti dal Vecchio Continente. La rete per l’acqua pubblica ha provveduto anche ad una Carta europea dei diritti connessi al bene incentrata sul valore della gestione partecipata e sulla contrapposizione alla logica del profitto.
domenica 18 marzo 2012
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No alla grande multiutility del nord!

Facciamo parte dei 27 milioni di cittadine e cittadini che si sono espressi contro la privatizzazione dell’acqua e per la difesa dei beni comuni. Viviamo con forte preoccupazione i ripetuti tentativi di cancellazione del risultato referendario, che colpiscono al cuore la partecipazione democratica e la credibilità delle istituzioni. Con l’abrogazione dell’art. 23 bis, il referendum ha restituito alla sfera pubblica non solo l’acqua, ma anche gli altri servizi pubblici, compresi i rifiuti e il trasporto pubblico locale. Decenni di liberalizzazioni e privatizzazioni mostrano oggi il fallimento di questo disegno che ha visto il pubblico ritirarsi dai propri compiti e i Comuni trasformarsi da garanti dei servizi pubblici in azionisti. Ci lasciano aziende con miliardi di debito, aumento dei costi dei servizi per i cittadini, peggioramento delle condizione dei lavoratori del settore, azzeramento degli investimenti in nuove reti, impianti e tecnologie, spreco di ingenti risorse naturali, finite e irriproducibili, e una drastica riduzione degli spazi di democrazia, di partecipazione e di trasparenza.
domenica 18 marzo 2012
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Le 14 domande al governo sulla Tav.

Il governo ha pubblicato in Internet e dato alla stampa un documento con cui spiega le sue ragioni sul treno ad alta velocità Torino-Lione. Ne ha tutto il diritto. Anzi, si tratta di una uscita attesa. Peccato solo che abbia scelto una strana forma di comunicazione "non tecnica", ammiccante e di comodo. La formula, infatti, vorrebbe assomigliare a quella spesso usata nella comunicazione aziendale: le "Faq", Frequently asked questions. È un modo svelto ed efficace per facilitare l'uso di un prodotto tenendo conto delle capacità di comprensione dei clienti/utenti. Una sorta di istruzioni guidate per l'uso. Ma c'è un'etica deontologica anche nella comunicazione commerciale: per funzionare davvero le questions devono essere le domande che realmente si pongono i clienti alle prese con un nuovo prodotto, non quelle che l'azienda si immagina o preferirebbe le venissero rivolte. C'è una bella differenza! Nel primo caso - Faq davvero utili - l'azienda raccoglie in modo obiettivo i quesiti e si mette in relazione di ascolto con il cliente per cercare di adeguare la propria azione ai suoi bisogni, nel secondo caso - Faq farlocche - si tratta di un penoso tentativo di manipolazione da marketing: far credere che ogni problema sia superabile. Insomma, se davvero il governo avesse voluto avviare una operazione di verità e trasparenza avrebbe dovuto limitarsi a raccogliere in modo scientifico le domande vere più frequenti che si fanno gli abitanti della Val di Susa sul Tav da ventidue anni e, a queste, rispondere. Se ne è capace.
martedì 13 marzo 2012
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SIAMO STATI IN VAL DI SUSA ED ABBIAMO CAPITO.

Siamo stati in Val di Susa ospiti degli abitanti della valle: insegnanti, agricoltori, pensionati, studenti e abbiamo visto: Un luogo attraversato da due strade statali, un'autostrada, un traforo, una ferrovia, impianti da sci, pesanti attività estrattive lungo il fiume Persone che continuano a curare questo territorio già affaticato da infrastrutture ed attività commerciali e cercano di recuperare un rapporto equilibrato con l’ambiente e la propria storia. Una comunità che crede nella convivialità e nella coesione sociale e coltiva forti rapporti intergenerazionali.
sabato 10 marzo 2012
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I contadini lanciano un manifesto per la riforma agraria.

I contadini lanciano un manifesto per la riforma agraria dopo uno storico incontro unitario contro l’agrobusiness - Brasilia 28 febbraio 2012 I movimenti sociali delle campagne che si sono riuniti a Brasilia (27/28 febbraio) hanno lanciato un manifesto in difesa della Riforma Agraria, dello sviluppo rurale con la fine delle disuguaglianze, l’accesso ad alimenti sani ecc. Le organizzazioni APIB, CÁRITAS, CIMI, CPT, CONTAG, FETRAF, MAB, MCP, MMC, MPA e MST, presenti al Seminario Nazionale delle Organizzazioni sociali delle campagne, realizzato a Brasilia nei giorni 27/28 febbraio 2012, hanno concordato di costruire e realizzare un processo di lotta unitaria in difesa della Riforma Agraria, dei diritti territoriali e della produzione di alimenti sani.
lunedì 5 marzo 2012
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