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La denuncia: Contro i No MUOS a Niscemi, prima gli idranti e poi le armi chimiche al CS.

Di Antonio Mazzeo - Se l’uso dei gas CS fosse ordinato da un ufficiale nella sanguinosa guerra in Ucraina, ci troveremmo di fronte a un crimine gravissimo contro l’umanità; violando la Convenzione sulla proibizione delle armi chimiche firmata a Parigi nel 1993 ed entrata in vigore nel 1997, quel militare sarebbe chiamato a rispondere dei suoi atti di fronte al Tribunale penale internazionale all’Aja. L’Italia ha ratificato la Convenzione che bandisce la produzione e l’uso di armi chimiche in ogni scenario bellico con la legge n. 496 del 18 novembre 1995. I gas CS vengono però utilizzati dalle forze dell’ordine per reprimere le manifestazioni di protesta: dalla Val di Susaalla Sicilia, passando dai tragici fatti del G8 di vent’anni fa a Genova, il lancio di lacrimogeni con il velenoso composto chimico è divenuto una costante “tossica” della malagestione dell’ordine pubblico da parte delle forze di polizia, in un clima di impunità nonostante le palesi violazioni di diritti fondamentali e inalienabili.
lunedì 8 agosto 2022
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Veneto - Piano rifiuti, Zanoni (PD): "Giunta vuole liberalizzare spandimento fanghi come fertilizzanti in agricoltura. Significherebbe moltiplicare illegalità e danni ambientali. Ottenuta parziale marcia indietro dopo le nostre critiche".

28 luglio 2022 "L'aggiornamento del Piano rifiuti, giunto e licenziato frettolosamente oggi in Commissione Ambiente, rischia di tradursi in volano di illegalità fuori controllo e moltiplica i rischi ambientali. La Giunta vuole infatti modificare l'articolo 31 “Valorizzazione dei fanghi da depurazione civile” con un'ottica che di fatto liberalizza lo spandimento di fanghi nei campi, utilizzandoli come fertilizzanti". La denuncia viene dal consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, in relazione al provvedimento in esame di 'aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali a seguito della conclusione delle procedure di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (VAS) e di Valutazione d'Incidenza Ambientale (VINCA)'.
domenica 7 agosto 2022
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SIGONELLA E LE ESECUZIONI MIRATE.

Comitato NoMuos/NoSigonella (04 Agosto 2022 - Comune-info) Dallo spionaggio alla guerra. I droni armati e la protesta in Sicilia. Non importa dove vi nascondiate, se siete una minaccia per il nostro popolo, gli Stati Uniti vi troveranno e vi elimineranno. C’è poco da fare: che si tratti di Garibaldi, Mussolini o Di Maio, non è facile trattenere l’emozione quando un leader politico si affaccia al balcone e parla al popolo. Non è roba di routine, lo si fa per annunciare la rottura delle reni elleniche, l’abolizione della povertà o la cancellazione dalla faccia della terra di Ayman al-Zawahiri. Già, chi l’avrebbe detto che l’onore del discorso balcone, per l’eliminazione dell’emiro di al Qaeda, sarebbe toccato al compassato Joe Biden, autore della solenne affermazione del nostro incipit… La pratica delle esecuzioni “mirate” non è certo prerogativa esclusiva degli Stati Uniti, le forze armate israeliane ne fanno uso da decenni in Palestina inventando spesso Target Killing anche solo quando si tratta di ribadire il fatto che a Gaza o Jenin possono colpire dove e quando vogliono. Un bel salto di qualità lo ha determinato poi, naturalmente, l’uso massiccio dei droni. Si tratta di vere operazioni di guerra, di assassinii ordinari mascherati, oppure solo di condanne a morte senza processo? Dipende. E cosa accade se i droni partono da territori nazionali che in guerra “ufficialmente” non sono mai scesi? In quali conseguenze possono incorrere le popolazioni che abitano quei territori? Con il ritorno della guerra in Europa, la denuncia del Comitato No Muos /No Sigonella è di una gravità perfino maggiore del solito, ma non nasce certo oggi. Tuttavia, è dal lontano 1985, quando il leader socialista Bettino Craxi ebbe un sussulto sulla sovranità nazionale violata proprio a Sigonella, che il tema non desta il minimo interesse nella stragrande maggioranza dei parlamentari italiani. Tutti decisi a difendere il bene supremo della pace del mondo a qualsiasi costo, soprattutto in spiaggia.
sabato 6 agosto 2022
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Da sigonella partono i droni della guerra sporca degli stati uniti.

È una base cruciale per una guerra completamente avvolta nel segreto. La guerra dei droni, in cui presunti terroristi vengono uccisi sulla base di informazioni raccolte dalla Cia. Nessuno sa chi siano i nomi delle persone sulla kill list, la “lista della morte”. La base di Sigonella in Sicilia insieme con la base di Ramstein in Germania sono nel cuore di questa guerra che sfugge a qualsiasi controllo democratico, è costellata di menzogne e di centinaia di vittime civili innocenti. Ora, però, per la prima volta, sarà possibile conoscere nel dettaglio alcuni degli accordi tra gli Stati Uniti e l’Italia che regolano lo scopo delle operazioni, la catena di comando e le attività previste per i droni americani stazionati presso Sigonella.
lunedì 1 agosto 2022
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Agricoltura. I passi del gambero.

Non sempre, quando si discute di clima e questioni ambientali, si percepisce la portata dell’impatto dell’agricoltura. Per stare solo ai dati forniti dall’Enea (https://www.eai.enea.it/archivio/coltivare-la-sostenibilita/agricoltura-e-cambiamento-climatico.html), essa è responsabile del 21% per tutte le emissioni antropiche di gas serra, mentre con la deforestazione incide per un ulteriore 11%. Consuma il 70% delle risorse idriche nel mondo, per allevamenti e coltivazioni, che diventa il 90 con quella che si usa per produrre gli alimenti trasformati. Non è la sola ma è certo una delle principali ragioni per rompere, come fa questo ampio e rilevante articolo di Gianfranco Laccone, la coltre di colpevole silenzio (soprattutto in Italia, dove le lobby restano fortissime), che avvolge le scelte dell’Unione Europea. Esse condizioneranno la produzione agricola dei prossimi anni ed è fin troppo facile prevedere che – agitando i drappi rossi ormai consunti dell’emergenza per aumentare la produzione – rischiano di trascinarci indietro perfino sul timido orientamento al rispetto dell’ambiente e alla qualità dei prodotti agroalimentari che s’era cercato di ottenere prima della pandemia e della guerra. Tra le altre cose, Gianfranco si domanda: come potremo passare dalla politica agricola comune alla politica del cibo comune? Considerazioni altrettanto interessanti sono quelle sui nessi essenziali tra agricoltura ed energia. Insomma, tutto il contrario di un ritorno alle vecchie versioni della PAC che hanno ridotto e isolato il lavoro contadino consegnandolo mani e piedi all’agro-business.
domenica 31 luglio 2022
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Giù le mani da USB! Misure cautelari e perquisizioni contro l’Unione Sindacale di Base e le lotte di classe. USB proclama lo sciopero generale della logistica.

Da questa mattina all’alba è in corso un’operazione di polizia su input della Procura di Piacenza nei confronti di dirigenti sindacali dell’USB e del Si Cobas della logistica. Con ben 350 pagine di ordinanza si costruisce un vero e proprio “teorema giudiziario” sulla scorta di un elenco interminabile di “fatti criminosi” quali picchetti, scioperi, occupazioni dei magazzini, assemblee ecc. Numerosi i dirigenti sindacali posti agli arresti domiciliari e le perquisizioni.
martedì 19 luglio 2022
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🔴🔴🔴 ARRESTATI DIRIGENTI NAZIONALI DEL SI COBAS: UN NUOVO, PESANTISSIMO ATTACCO REPRESSIVO CONTRO IL SINDACATO DI CLASSE E LE LOTTE DEI LAVORATORI.

All'alba di stamattina, su mandato della procura di Piacenza, la polizia ha messo agli arresti domiciliari il coordinatore nazionale del SI Cobas Aldo Milani e tre dirigenti del sindacato piacentino: Mohamed Arafat, Carlo Pallavicini e Bruno Scagnelli. Le accuse sono di associazione a delinquere per violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio. Tale castello accusatorio sarebbe scaturito dagli scioperi condotti nei magazzini della logistica di Piacenza dal 2014 al 2021: secondo la procura tali scioperi sarebbero stati attuati con motivazioni pretestuose e con intenti "estorsivi", al fine di ottenere per i lavoratori condizioni di miglior favore rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale...
martedì 19 luglio 2022
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URGENTE: ARRESTATI SINDACALISTI DELLA LOGISTICA!

All’alba, 8 dirigenti sindacali – 4 dell’USB e 4 del SI Cobas – sono stati arrestati (domiciliari) o hanno ricevuto obblighi di firma e divieti di dimora. Sono tra i protagonisti delle battaglie nel mondo della logistica. Quelle che hanno scoperchiato la presenza della criminalità organizzata in uno dei settori strategici dell’economia italiana. Quelle che hanno fatto venir fuori il sistema di appalti e subappalti per quello che è: una catena di sfruttamento. Quelle che hanno permesso a migliaia e migliaia di lavoratori e lavoratrici di ottenere aumenti di stipendi (a volte il doppio di quanto percepito prima), il pagamento degli straordinari, ritmi finalmente umani e il diritto a organizzarsi sindacalmente con chi meglio si crede e non necessariamente coi sindacati di comodo.
martedì 19 luglio 2022
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LA CRISI CLIMATICA rivela la debolezza degli interventi degli enti pubblici anche quando si pensa che abbiano agito per il meglio.

A Padova che ha da poco piantumati 10.000 alberi molti rischiano di seccarsi perchè non adeguatamente innafiati e come al solito si deve auspicare nella buona volontà ed intraprendenza dei cittadini per risolvere il problema o quantomeno limitarne i danni. Tratta da ECOPOLISNEWSLETTER vi proponiamo questa riflessione: DIAMO DA BERE AI NUOVI ALBERI.
martedì 12 luglio 2022
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Grande partecipazione alla manifestazione per l’acqua bene comune davanti alla Coca Cola a Nogara, lanciata da ADL Cobas e Rise Up 4 Climate Justice. Cariche della polizia per difendere la multinazionale e gli interessi privati..

Una giornata di convergenza delle lotte per la giustizia climatica e sociale. Nei nostri territori ci troviamo ormai a convivere con forme sempre più forti di razionamento mentre imprese multinazionali come Coca Cola continuano a guadagnare miliardi attingendo praticamente senza pagare dalle nostre riserve d’acqua. È il caso della fabbrica di Nogara (VR), già al centro di inchieste e lotte sindacali per lo sfruttamento dei lavoratori e il saccheggio della falda a cui attinge. Uno stabilimento che, come anche mostrato da un’inchiesta di Report del 2017, estrae quasi un miliardo e mezzo di litri d’acqua all’anno dalla vicina falda senza praticamente versare un euro e guadagnando milioni che, grazie a un sistema di holdings, vanno tutti in paradisi fiscali.
lunedì 11 luglio 2022
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