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Leroy Merlin senza progetto e ancora senza autorizzazioni.
CHIESANUOVA. L’iter per l’approdo di Leroy Merlin all'ex foro boario di corso Australia è tutt'altro che concluso. Nonostante l’ottimismo del vicesindaco Arturo Lorenzoni, che avendo la delega all'urbanistica proverà a portare entro la fine dell’anno la discussione in consiglio comunale, la strada è ancora lunga.
giovedì 23 novembre 2017
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F.i.co: dove il ruolo del pubblico è compiacere il capitale privato.
Il 15 Novembre ha aperto i battenti a Bologna Fabbrica Italiana Contadina: la Disneyland del cibo. Abbiamo chiesto di commentare questa apertura e il suo significato a Wolf Bukowski, autore de La Danza delle Mozzarelle e attivo nel movimento Genuino Clandestino . Una pomposa celebrazione che ha visto partecipi tutti i membri dell'élite politico-industriale del nostro paese.
Fico è un insieme di negozi, ristoranti e spazi espositivi sulla scorta del modello Eataly, un'opera gigantesca (100mila metri quadri), con un portato simbolico e materiale molto pesante e un impatto ecologio devastante. Fico è espressione massima del potere di Oscar Farinetti e delle Coop all’interno del settore alimentare.
martedì 21 novembre 2017
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"Non è Berlino. È Melendugno". Questa foto racconta che la protesta NoTap in Salento continua.
La protesta contro il gasdotto azero si è trasferita nella provincia leccese, a scatenare gli attivisti un workshop tenuto in rettorato. "Non è Berlino. Non è Tijuana. Non è Gerusalemme. È San Basilio, Melendugno (Lecce)". Due persone passeggiano accanto al cantiere con le mani in tasca di fronte del filo spinato. Una foto, pubblicata su Facebook, racconta più di ogni altra cosa quello che sta succedendo in provincia di Lecce. Dove da giorni va avanti la protesta contro i lavori di costruzione del gasdotto che viene dall'Azerbaijan. È nella provincia salentina, infatti, che nella notte di sabato 18 novembre i manifestanti hanno provato a forzare l'area interdetta al traffico pedonale antistante i lavori, a Melendugno, dove il prefetto ha schierato oltre 250 agenti e una rete di recinzione rafforzata a protezione del cantiere.
lunedì 20 novembre 2017
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Il ’77: un breve racconto, tra puzza di cordite e zolfo.
Quando mi si chiede “Come sei diventato comunista?”, Sorrido. Perché per chi è nato negli anni sessanta, le opzioni erano due…
Provengo da un quartiere che all'epoca era legato al ceto medio e da una famiglia che, sul piano economico e sociale, era divisa in due.
Da una parte gli odiosi cugini di Posillipo e del Vomero, legati all'accademia militare Nunziatella e alle facoltà di medicina e giurisprudenza, dall'altra di stampo operaio che risiedeva tra lo storico quartiere di San Giovanni e Vicaria -San Lorenzo, dove a malapena riuscivano a sbarcare il lunario e garantire ai figli l’istruzione e la salute.
Eravamo i figli diretti del 68 e mai avremmo pensato di ritrovarci catapultati in un movimento di contestazione come quello del ’77.
lunedì 20 novembre 2017
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Fabio Vettorel dal carcere: perché ho contestato il G20.
Riportiamo di seguito una dichiarazione rilasciata alla magistratura tedesca dal giovanissimo operaio Fabio Vettorel, ancora incarcerato in Germania sin dalla manifestazione contro il G20 d’Amburgo. Fabio rimane in custodia per i seguenti capi d’imputazione, peraltro privi di prove fondanti: disturbo alla quiete pubblica, tentativo di causare danni mediante mezzi pericolosi, resistenza a pubblico ufficiale. Il caso di Fabio Vettorel è solo l’ennesimo esempio della risposta più “sincera” che lo Stato borghese dà a chi contesta i vertici del capitalismo internazionale, reclamando a gran voce un mondo dove non ci sia un piccolo numero di ricchi sfruttatori a decidere le sorti dell’umanità e a distruggere l’ecosistema terrestre.
lunedì 20 novembre 2017
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REFERENDUM ACQUA: l’esito della trattativa tra Acegas e autoriduttori
Nel 2011 ventisette milioni di concittadini decisero, col loro voto (2° quesito referendario), di espellere dalla tariffa del servizio idrico integrato la c.d. remunerazione del capitale investito, vale a dire la componente di profitto di cui godevano i gestori (il famoso 7%, secondo il D.M. del ’96); sei anni dopo, il 26 maggio 2017, il Consiglio di Stato restituisce l’acqua agli interessi e alle logiche del mercato, cancellando definitivamente l’anomalia referendaria.
domenica 19 novembre 2017
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FICO..per chi? Chi guadagna e chi perde dalla Disneyland del cibo.
La Fabbrica Italiana Contadina (FICO) che apre in pompa magna i battenti a Bologna, si prefigge l'ambizioso progetto di diventare la “Disneyland del cibo”, “il più grande progetto sull'agroalimentare al mondo”, secondo le parole di Oscar Farinetti, patron di Eataly e deus ex machina dell'iniziativa. 100.000 metri quadrati per esporre al mondo la filiera agro-alimentare italiana dall'inizio alla fine, in un trionfo della valorizzazione a fine turistico del cibo, eccellenza nostrana per antonomasia, al pari solo della moda e dello sfruttamento mascherato da opportunità. Un progetto voluto con tenacia dai volti più noti del mondo politico ed economico bolognese, alla ricerca di un profitto nella “grande opportunità per la Regione e la città” in cui consisterebbe FICO secondo le parole (http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/17_novembre_12/07-bologna-documentofcorrierebologna-web-bologna-8b599ee2-c7b6-11e7-89cb-aea5fe869095.shtml) di Alberto Vacchi, presidente della locale Confindustria.
giovedì 16 novembre 2017
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Miele: la produzione è disastrosa, colpa di clima e pesticidi.
Il 2017 non è stato un anno roseo per il miele italiano. Vari fattori inquinanti hanno determinato un sensibile calo della produzione e anche il futuro appare incerto. Da Conapi, consorzio nazionale apicoltori, che riunisce oltre 600 soci in tutta Italia arrivano i dati poco incoraggianti sul raccolto di quest’anno, con volumi in netta diminuzione rispetto alle medie del passato.
giovedì 16 novembre 2017
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Cosa devo fare se voglio coltivare canapa industriale?
Il 2016 verrà ricordato come l’anno in cui è stata approvata la legge che disciplina il settore della canapa industriale. Anche se in Italia è dal 1998 che si è ricominciato a coltivarla, sappiamo di avere una solida tradizione alle spalle, ancora viva nel tessuto sociale di famiglie, paesi e comunità intere. Nonostante la coltivazione di canapa industriale non sia mai espressamente stata vietata nel nostro Paese, la mala interpretazione delle leggi antidroga ha portato le forze dell’ordine ad arrestare e sequestrare le coltivazioni di chi negli anni ’70 e ’80 aveva provato riprendere la coltivazione della canapa da fibra o da seme.
lunedì 6 novembre 2017
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Lavoro, non lavoro, gratuità.
Contributo di Anna Curcio su precarietà e rifiuto del lavoro
Per affrontare il tema del rifiuto del lavoro e discutere la sua attualità vorrei innanzitutto provare a definire l’oggetto della riflessione, ovvero provare a rispondere alla domanda: di cosa parliamo quando diciamo rifiuto del lavoro? La domanda, tutt’altro che retorica, muove da due esigenze tra loro complementari: la prima, di carattere metodologico, ha a che fare con un’esigenza definitoria che accompagna o dovrebbe accompagnare ogni esercizio analitico; l’altra, su un piano evidentemente differente, risponde a una necessità di carattere politico che intende mettere a critica il vizio lavorista di questa società, compresa la (o meglio a partire dalla) sinistra. Nel senso che resta forte l’esigenza anche a sinistra, tanto che ci si trovi davanti a interlocutori informati tanto che si abbia a che fare con interlocutori non politicamente formati e informati, di sgomberare il campo da quell’idea che associa il rifiuto del lavoro alla pigrizia e a un atteggiamento parassitario sulla società.
In secondo luogo vorrei in queste brevi note provare a discutere di rifiuto del lavoro al tempo della precarietà e del lavoro gratuito, per provare a tratteggiare possibili piste di inchiesta all’altezza delle sfida che le trasformazioni produttive e del lavoro oggi ci pongono.
lunedì 6 novembre 2017
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