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I MAISCOLTORI VENETI ROVINATI DALLA CONCORRENZA SUDAMERICANA E DELL'EST
I MAISCOLTORI VENETI ROVINATI DALLA CONCORRENZA SUDAMERICANA E DELL'EST.
«Dalla Romania arriva mais a cinque euro al quintale, dal Brasile e
dall'Argentina a sette euro».
giovedì 10 febbraio 2005
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LINGUA BLU: De Petris (Verdi)
Viviamo proprio in un periodo di vacche magre, pensate che sono ricomparsi
gli "untori" di manzoniana memoria... definirli altrimenti non è possibile
dato che per tre anni questi responsabili della sanità veterinaria italiana
hanno legiferato affinchè, obbligatoriamente, il patrimonio ovino e bovino
del centro sud italia fosse vaccinato contro la "Blue Tongue" con un vaccino
che diffondeva la malattia, ammazzava il bestiame o lo rendeva malato
cronico!
mercoledì 9 febbraio 2005
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Fiera di Bologna, MARCA: LA GDO CI TENTA .
Si è svolta a Bologna una fiera denominata "MARCA" promossa dalle più
importanti insegne della GDO italiana ed europea (Coop, Conad, Auchan,
Metro, Despar, Carrefour etc.) modesta nell'esposizione ma molto ambiziosa
nelle finalità. All'estero queste fiere delle "Labels" private sono
frequenti, in italia questa è stata la prima, vediamo di capire cosa c'è
dietro aprendo un ragionamento con il contributo di Guglielmo di
AltrAgricoltura Nord Est che ci ha inviato questo contributo a caldo.
mercoledì 9 febbraio 2005
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Il lungo ciclo del cibo
Vi proponiamo un breve scritto che fotografa una delle contraddizione che il
mercato del cibo oggi porta in se e che sta distruggendo qualità e
freschezza dei prodotti tipici e dei saperi di un territorio. Dai cittadini
consumatori può partire una riflessione utile anche ai produttori e
distributori dei nostri alimenti.
lunedì 7 febbraio 2005
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ETICHETTA SICURA, MA INVISIBILE!
Si riconferma lo strapotere della Grande Distribuzione Organizzata, nonostante quanto enunciato dalla normativa sulla etichettatura dei prodotti alimentari, e le campagne informative delle associazioni dei consumatori e dei sindacati degli agricoltori, nessun cittadino/consumatore riesce a risalire,
all'atto dell'acquisto di un qualsiasi cibo -con una lettura che noi riassumiamo nel motto "dal seme alla tavola"- al reale processo di produzione che l'ha originato. La GDO, in tutte le sue componenti si è schierata sul fronte
della politica di "PRIVATE LABEL" (Coop "con amore", Esselunga "Naturama", Conad "prodotti di qualità", GS "scelto con voi", etc.) tanto che a Bologna, qualche settimana fa, si è tenuta "Marca" la prima mostra convegno italiana
dedicata al mondo della marca commerciale. La Marca che garantisce di per sé la qualità
totale del prodotto, la sua affidabilità!!!
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
giovedì 3 febbraio 2005
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MELE CINESI E POLACCHE A MEZZO EURO AL CHILO
Non c'è settore della nostra agricoltura che si salvi dalle leggi economiche
che guidano la cattiva globalizzazione delle merci, anche il settore della
frutta non può competere con i prodotti al minimo prezzo che arrivano dalla
cina o da altri paesi extraeuropei. Quando l'unica caratteristica che
determina la discriminante di scelta del prodotto è il prezzo non c'è spazio
per la nostra agricoltura che si fonda su ben altre componenti quali la
qualità superiore, la tipicità, il legame culurale con i territori,
l'osservanza di normative per il rispetto del benessere animale,
dell'ambiente, della sicurezza alimentare. Quando il costo del trasporto è
più alto del costo del prodotto stesso dovrebbe scattarci in testa un
segnale di allarme che ci induce a riflettere su cosa vogliamo mangiare ed
invece, con poca consapevolezza, stiamo mangiando.
Il "consumatore" può contribuire a sanare questa distorsione di mercato
previlegiando l'acquisto di frutta stagionale e a ciclo corto (quì produco,
quì trasformo, quì consumo), cibo che non deve fare migliaia di chilometri
inquinando mezzo mondo per arrivare sulla nostra tavola; cibo che è prodotto
con standards di sicurezza ambientale e sanitaria molto alti e soprattutto
quantomeno contollati in un sistema trasparente ed articolato su tutto il
territorio nazionale.
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
sabato 29 gennaio 2005
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OGM: De Petris (Verdi) "Continua nostra battaglia per Italia libera da OGM"
Il Senato ha approvato ieri sera definitivamente la conversione in legge del decreto sulla coesistenza fra coltivazioni convenzionali, biologiche e transgeniche senza introdurre modificazioni rispetto al testo licenziato dalla Camera dei deputati. Di seguito vi inviamo il comunicato diffuso dal nostro gruppo parlamentare.
mercoledì 26 gennaio 2005
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Approvata la legge sulla coesistenza delle coltivazioni OGM, convenzionali e biologiche.
Il Senato licenzia il decreto.
Sì alle colture ogm. Ma la data non c’è.
Approvata la legge, nessun termine alla moratoria delle Regioni. Il ministro
Alemanno: abbiamo evitato il caos
ROMA - Nelle campagne italiane si potranno coltivare semi biotec. Ma con
molti limiti, pesanti sanzioni anche penali per gli agricoltori che non
rispettano le regole e non prima che le singole Regioni abbiano approvato i
rispettivi piani locali. Col voto del Senato, il Parlamento ha licenziato
ieri sera il decreto sulla coesistenza tra coltivazioni tradizionali,
transgeniche e biologiche. Si parla di piante per la produzione, non di
alimenti già confezionati o finiti (ad esempio le farine di soia), già in
commercio.
mercoledì 26 gennaio 2005
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SUPERMERCATI, BOOM DELLA SPESA NON FIRMATA
Ma come è buona la GDO! Fa di tutto e di più per soddisfare e fare
risparmare il "consumatore". Viva la "private label"....
Ci si dimentica che non sono Coop o Auchan che fanno un sacrificio pescando
dai propri profitti quel 20% di risorse finalizzate allo sconto, ma che in
realtà il costo del 20% di sconto al consumatore viene scaricato sui
produttori che lavorano in filiera, per loro conto, in stato di
sottomissione assoluta, senza potere contrattuale, tanto che pur di vendere
e restare aperti in tanti casi lavorano sul filo del sottocosto,
indebitandosi oggi come matti con le banche e sperando domani in un
cambiamento del mercato! L'unico cambiamento è lo spostamento di reddito dal
produttore alla distribuzione organizzata che si trova nella posizione di
usare le risorse economiche, professionali di ricerca ed innovazione dei
propri fornitori per finanziare il proprio progetto di impresa. E in tutto
questo dubitiamo che ci guadagnerà il "consumatore", il quale mangerà il
pomodoro di pachino ..."made in China", la patata biologica ..."made in
Egypt" e allo stesso prezzo di quelle prodotte in italia con costi e
garanzie produttive maggiori, e non ultimo crediamo probabile che i
cittadini/consumatori, così amorevolmente favoriti, avrànno qualche problema
quando,dato che per mangiare si deve avere un reddito, la produzione
italiana chiuderà la baracca e loro dipendenti si troveranno gettati sul
mercato del lavoro precarizzato, a bassa reddittività!
(a cura di AltrAgricoltura Nord Est)
martedì 25 gennaio 2005
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VIRUS DEI POLLI, ALTRI DUE MORTI IN VIETNAM.
Nove nel paese dal 30 dicembre, allarme dell'OMS
(ANSA) - HANOI, 22 GEN - Un ragazzo di 17 anni e una donna di 35 morti nel sud del Vietnam e risultati positivi al virus dei polli. Fonti mediche riferiscono che sono nove le persone rimaste vittime del virus H5N1 dal 30 dicembre, e ad almeno 29 dalla fine del 2003.
Dodici le vittime in Thailandia nello stesso periodo. Ieri, il Vietnam aveva annunciato che due fratelli di 45 e 42 anni, erano risultati positivi ai test, primi casi nel nord del paese.
sabato 22 gennaio 2005
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