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La Foxconn è molto vicina.
PARDUBICE (REPUBBLICA CECA) - Il migliore dormitorio in città ha il nome evocativo di Hotel Harmony e ospita qualche centinaio di lavoratori migranti reclutati quasi esclusivamente dalla Xawax, una delle circa 1300 agenzie di reclutamento che vi sono nel paese. L'agenzia Express People invece colloca la propria manodopera in una pensione di infimo livello, il Veselka, a pochi passi dalla stazione ferroviaria. In entrambi i dormitori le stanze sono a quattro letti, ma quanti alloggiano all'Hotel Harmony possono contare su una piccola cucina e un bagno interni alla stanza, mentre gli altri si appoggiano a una cucina malmessa, due bagni maleodoranti e una decina di docce per quasi ottanta persone. Al Veselka i bagni sono intasati e le porte non dispongono di alcuna chiave. Qui qualcuno ha lasciato due scritte: la prima con un gioco di parole dice - Fuck (ma anche sto cercando) la Foxconn; la seconda invece è meno fantasiosa - Fuck Express People. Gli uni e gli altri lavorano in turni di dodici ore al giorno nello stabilimento della Foxconn. Non siamo in Cina, ma a Pardubice, un centinaio di chilometri da Praga, dove l'azienda all' inizio del nuovo secolo ha acquistato uno stabilimento.
mercoledì 10 ottobre 2012
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La magistratura sequestra il Muos.
Primo importante risultato della campagna No Muos. La magistratura ha disposto il sequestro della struttura.
La stazione che ospita il sistema satellitare di telecomunicazioni ad altissima frequenza (UHF) delle forza armate Usa, costruita in una riserva naturale a Niscemi (Caltanissetta), è stata sequestrata dalla magistratura per violazione delle leggi sull’ambiente. Oggetto del sequestro sono stati l’area e gli impianti del sistema di comunicazioni ‘Mobile usaer objective sistem’ (Mous) della stazione ‘Naval radio transmitter facility’ (Nrtf) di contrada Ulmo.
Il provvedimento è stato emesso dal Gip su richiesta della Procura di Caltagirone, a conclusione di indagini avviate nel luglio del 2011. La stazione radio si trova nella riserva naturale ‘Sughereta di Niscemi’, area a inedificabilità assoluta, in un sito di interesse comunitario.
lunedì 8 ottobre 2012
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Le verita' nascoste della fusione per incorporazione Acegas aps - Hera.
Nella seduta del consiglio comunale del 24 settembre 2012, si è scelto di calpestare il risultato del referendum del 2011 e di procedere sulla via di una privatizzazione strisciante dell’acqua e degli altri servizi pubblici locali attraverso la vendita (detta fusione per incorporazione) di AcegasAps ad Hera, multiutility emiliano-romagnola.
Nella maggioranza hanno votato a favore dell'operazione i consiglieri PD, IDV, SEL mentre Daniela Ruffini del PRC- PDCI ha votato contro e il consigliere Pisani si è astenuto.
L'opposizione nel classico gioco delle parti con i 15 consiglieri presenti ha votato contro la fusione pur dichiarandosi ovviamente d’accordo con l’ottica delle aggregazioni e delle privatizzazioni.
La serata è stata caratterizzata fuori e dentro il Consiglio comunale dalla presenza di numerosi cittadine e cittadini, associazioni, comitati, centri sociali che hanno voluto far sentire la loro voce contestando con chiarezza la fusione che, per merito, forma e contenuti, è un'operazione volta a salvaguardare gli interessi spartitori di piccoli e grandi poteri ( ... di piccole grandi poltrone !!??) e a subordinare le scelte dalla politica agli interessi del mercato e della finanza.
Tutta l’operazione “fusione” è avvenuta in tempi strettissimi: dalla prima notizia apparsa sulla stampa cittadina nel giugno 2012, alla definitiva delibera consiliare sono trascorsi meno di tre mesi, al punto che anche la legittima richiesta di sospendere la votazione per informare e coinvolgere la cittadinanza attraverso un percorso di consultazione è stata incredibilmente respinta.
Tanta fretta è apparsa quanto meno sospetta e rafforza la nostra convinzione che quest’operazione sia parte di un disegno più generale di privatizzazione strisciante dell’acqua e degli altri servizi pubblici locali nel nostro Paese, con tanti saluti alla straordinaria vittoria referendaria del 12 e 13 giugno 2011!!
Nell’assenza di un reale contraddittorio in città, intendiamo socializzare le note che seguono, come contributo per svelare le tante falsità, ambiguità, affermazioni truccate utilizzate dai suoi sostenitori per coprire le verità sottese a questa sciagurata operazione.
Ci hanno sommerso di numeri e dati ma quello che pensiamo interessi alla città sia cogliere realmente il senso di un'operazione che consegna i nostri servizi alle logiche nefaste del mercato e del profitto.
lunedì 8 ottobre 2012
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Spagna in piazza contro l'Austerity: "O referendum o sciopero generale".
Decine di migliaia di persone in piazza a Madrid e in altre citta' spagnole. Convocata dai sindacati (Cc.0o e Ugt) e da oltre 150 organizzazioni (riunite nel Consiglio Sociale) la protesta è contro le misure di austerity del governo conservatore di Mariano Rajoy e si pone un obiettivo chiaro: “O il Governo convoca un referendum oppure si fa lo sciopero generale”. All’iniziativa hanno aderito anche i socialisti e Iquierda Unida. I cortei sono stati convocati in 57 citta', in coincidenza con la Giornata Mondiale del Lavoro Dignitoso (promossa dalla Confederazione Internazionale dei Sindacati ITUC),, che quest'anno e' ispirata al tema 'Gioventù senza impiego, società senza futuro'. La Spagna con il 53% ha il primato europeo della disoccupazione giovanile. In una conferenza stampa prima delle manifestazioni, i leader sindacali hanno chiesto al governo di convocare un referendum sui tagli prima che la situazione sociale diventi "esplosiva e insostenibile"; secondo i sindacati, il governo rischia una "deriva autoritaria" e vuole trasformare la manifestazione del conflitto sociale in un problema di ordine pubblico.
domenica 7 ottobre 2012
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Vittima del Lipobay/Baycol porta la BAYER in tribunale.
Argentina: La BAYER condannata a pagare un indennizzo.
In Argentina, la compagnia farmaceutica BAYER dovrà pagare 968.000 pesos (circa 206.000 dollari) a una vittima del farmaco anticolesterolo Lipobay/Baycol. La vittima, Flavio Rein, ha sofferto danni irreparabili alla muscolatura, disturbi visivi e danni ai reni dopo aver usato il farmaco per un mese soltanto.
In tutto, il processo è durato oltre nove anni, ma nell'agosto 2012 la Corte di Appello di Buenos Aires, confermando il giudizio dell'anno precedente, ha stabilito che la BAYER non ha fornito ai dottori né ai pazienti, adeguate informazioni riguardo ai rischi connessi all'uso del farmaco. La sentenza è diventata esecutiva la scorsa settimana. Il testo completo della sentenza si può leggere qui: http://www.cbgnetwork.org/downloads/SentenciaRein.pdf.
venerdì 5 ottobre 2012
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LA RINASCITA DI DETROIT (ex capitale dell'auto negli USA) .
Che succede quando la Motor City si trasforma nella capitale dell'agricoltura fai-da-te?
Le mattine dei week-end sono i momenti più occupati della settimana alla D-Town Farm. È quando almeno una trentina di volontari di tutta Detroit escono a lavorare la terra e coltivano le sementi nella mini-fattoria di sette acri nella zona ovest della città. Seminano, zappano, potano, concimano, catturano gli insetti dannosi e raccolgono – tutte le attività necessarie per far crescere frutta e verdura organiche per nutrire la comunità. C'è un orto di un 1,5 acri, un appezzamento di 150 piedi quadri coltivato ad aglio, un piccolo frutteto di meli, diverse distese di insalate verdi in un paio di serre a semicerchio, una piccola arnia ed una coltivazione di erbe medicinali come la portulaca ed i cardi.
“Uno dei nostri scopi è quello di fornire cibo salutare alla gente”, afferma Malik Yakini, Direttore della DBCFSN – Network sulla Sicurezza Alimentare della Comunità Nera di Detroit, che gestisce la D-Town. “Crediamo che l'alimentazione salutare migliori la vita in senso generale. Una dieta vicina alla natura permette all'organismo umano di funzionare nel modo in cui è previsto che funzioni”.
La D-Town è situata in una delle zone più verdi della città, una ex nursery di alberi all'interno del parco di 1.184 acri di River Rouge. È ad un paio di miglia a valle dal famoso impianto di Rouge della Ford Motor Co.'s (che una volta impiegava 100.000 lavoratori) e circa un miglio a monte da Brightmoor, prima zona devastata, che ora ospita non meno di 22 giardini comunitari. Il Consiglio Comunale di Detroit ha garantito l'uso del terreno alla DBCFSN nel 2008. I cervi hanno mangiato la maggior parte della prima semina: i volontari, che avevano coltivato 750 piante di pomodori, hanno raccolto solo 5 libre di pomodori circa. Ora c'è un recinto a tenere fuori i cervi ed altri animali dannosi come i procioni e gli opossum, che vengono intrappolati e poi liberati lontano dai campi. Ci sono anche alcuni meli di cui si prendono cura i membri della Can-Did Revolution, un'impresa familiare conserviera creata di recente.
mercoledì 3 ottobre 2012
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Venezia 2012, Conferenza Internazionale sulla Decrescita..., un primo bilancio.
Cosa può aver spinto 700 persone di 47 paesi diversi ad andare a Venezia pagandosi viaggio, alloggio e centodieci euro di quota di iscrizione per assistere ad una conferenza di cinque giorni sulla decrescita? Innanzitutto l’età decisamente giovane: il 38% ha meno di trent’anni e solo il 24% è sopra i cinquanta. Poi il genere, con una lieve superiorità femminile. Forse anche il fascino di una città che per l’occasione ha saputo trasformarsi in una festival diffuso (“Altro Futuro”) di buone pratiche di sostenibilità. Probabilmente la formula ibrida scelta per la terza edizione della Conferenza Internazionale che ha messo assieme attorno a settanta tavoli di studio il mondo della ricerca e dell’università con quello degli attivisti dei movimenti e delle associazioni. Ma tutto ciò non sarebbe potuto accadere se non esistesse alla base delle nostre società una gran voglia di trovare vie di uscita innovative alla crisi cui ci ha portato l’economica della crescita. Le ricette riformiste tradizionali, infatti, non possono più funzionare di fronte ad una crisi strutturale e multifattoriale come questa.
mercoledì 3 ottobre 2012
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Cambia il tempo. Pioggia, paura e rabbia a Madrid.
Pubblichiamo la corrispondenza di Valentina Longo, che sta vivendo direttamente ciò che sta succedendo in questi giorni a Madrid. Emerge un quadro complesso e difficile da interpretare, che proprio per questo vale la pena guardare.
Sono giorni piovosi a Madrid e lo scontento è generalizzato. La scorsa settimana le manifestazioni si sono moltiplicate dopo che il 25 settembre venticinquemila persone, un numero consistente rispetto alle consuetudini spagnole, avevano cercato simbolicamente di «accerchiare il parlamento», mettendo a nudo la scarsa legittimità del sistema politico e occupando la piazza contro un insieme di riforme prodotte a ritmo serrato dal governo del primo ministro Rajoy, che sta mettendo sul lastrico la popolazione secondo una strategia già vista all’opera negli altri paesi mediterranei.
mercoledì 3 ottobre 2012
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Padova - DAL 100% IN APS SPA, AL 49,9% IN ACEGAS- APS, AL 5,4% CON HERA. QUESTI I NUMERI DELLA LUNGA MARCIA DELLA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI A PADOVA.
Nel 2011, novantamila cittadini padovani (90.000!) hanno votato per i referendum che abrogavano
l’obbligo di privatizzare i servizi pubblici locali e la remunerazione nelle tariffe, per l’acqua, del
capitale investito.
Di quei 90mila cittadini, 89.604 hanno votato per il “SI” ai referendum. Un risultato straordinario
che superò la già alta quota di votanti nazionale.
HANNO VOTATO SI PERCHE’ VOGLIONO CHE ,BANCHE, FONDI DI INVESTIMENTO
MULTINAZIONALI, INTERESSATI AL PROFITTO E ALLA RESA MASSIMA DEI CAPITALI
IMPEGNATI SIANO FUORI DALLA FILIERA DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI, ACQUA, TRASPORTI,
GESTIONE DEL CCLO DEI RIFIUTI
Nel luglio del 2012, la Corte Costituzionale dichiarava l’illegittimità del Decreto Berlusconi e quello
successivo di Monti che, fregandosene del risultato referendario, reintroducevano di fatto
l’obbligo di privatizzare i servizi pubblici locali.
Nella sostanza, il verdetto della Corte Costituzionale ribadiva, e rafforzava il risultato referendario.
martedì 2 ottobre 2012
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Muos, sabato prossimo in Sicilia contro la guerra prossima ventura.
L’obiettivo è di ottenere il massimo d’interesse e attenzione nazionale sulla vicenda del MUOS, il nuovo sistema di telecomunicazione satellitare delle forze armate Usa in via d’installazione all’interno della riserva naturale “Sughereta” di Niscemi.
Così, il coordinamento che riunisce decine di comitati di base sorti in tutta la Sicilia contro il dissennato progetto di guerra, ha dato appuntamento sabato 6 ottobre nella cittadina nissena per una manifestazione che si svolgerà prima di fronte ai cancelli dell’immensa base militare della Marina Usa in contrada Ulmo e, subito dopo, tra le vie principali del centro urbano.
“Il MUOS è uno degli elementi chiave delle più moderne strategie belliche degli Stati Uniti d’America e la sua realizzazione in Italia, senza il coinvolgimento del Parlamento e in violazione alla Costituzione, muterà il volto geostrategico, politico e militare d’Italia e della Sicilia con conseguenze pesantissime per la pace e la sicurezza nazionale”, spiega Eduardo Parlagreco a nome degli organizzatori dell’evento No Muos del prossimo 6 ottobre. “A Niscemi saremo in tanti e ci saranno presenze provenienti da tutta l’isola, come accadeva trent’anni fa a Comiso contro l’installazione dei missili nucleari Cruise. Arriveranno delegazioni di attiviste e attivisti dei No Dal Molin di Vicenza e dei No Tav della val di Susa. E sarà riattivato un filo di comunanza e solidarietà con i No Radar della Sardegna che hanno impedito che si innalzassero le antenne destinate a fare la guerra ai migranti nel Mediterraneo”.
martedì 2 ottobre 2012
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