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ANNI DIECI: PROCESSO ALLA FIAT.
Se un giorno qualcuno scriverà la Storia degli ultimi anni di FIAT in Italia (“ultimi” nel senso di “più recenti”, vogliamo sperare) negli Anni Dieci del XXI Secolo, dovrà inevitabilmente dedicare un capitolo al contenzioso giudiziario che ha visto contrapposti la FIAT alla FIOM. Contenzioso, come vedremo, ampio ed articolato, non certo perché la FIOM abbia scelto di privilegiare la “lotta giudiziaria” rispetto a quella sindacale, ma solo perché la strategia del più grosso gruppo industriale italiano ha perseguito l’estromissione dalle proprie fabbriche - prima fisica e poi giuridica - dei rappresentanti sindacali, e persino degli iscritti, appartenenti a quell’organizzazione. Le decine di cause promosse da FIOM, quindi, altro non sono che legittima difesa a fronte di un attacco senza precedenti, programmato, vien da pensare, con scientifica determinazione.
Quasi tutti i ricorsi promossi dalle FIOM territoriali hanno avuto la forma della denuncia per comportamento antisindacale, e quindi sono stati promossi con ricorso ai sensi dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, la cui prima fase (sommaria) si è conclusa con decreto del Tribunale, a cui ha fatto seguito la fase di merito, sempre davanti allo stesso Tribunale (ma – ove vi siano più giudici alla Sezione Lavoro – con giudice diverso) conclusasi con sentenza, seguita dal giudizio di secondo grado presso la Corte d’Appello territorialmente competente, la cui sentenza può essere impugnata in Cassazione.
sabato 22 settembre 2012
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Mario MONTI: dirigente FIAT dal 1979 al 1993.
• NON SA NULLA DELLE TANGENTI DATE A CRAXI ?
• Dopo il regalo dell'Alfa Romeo, la FIAT prese precisi impegni con lo Stato su Arese e Pomigliano: perché MONTI non li fece rispettare?
Nessuno ne parla ma il bocconiano MARIO MONTI non è solo l'uomo delle banche e della finanza (prima COMIT e GENERALI e poi GOLDMAN SACHCS) ma è stato innanzitutto un “UOMO FIAT”.
MONTI ha fatto parte dei CdA della FIAT dall'età di 36 anni (1979) all'età di 50 anni (1993); dopodiché, dal '94 al 2004 è stato Commissario UE.
E alla FIAT non era un comprimario ma comandava:
CdA GILARDINI (FIAT) dal 1979 al 1983; CdA FIDIS (FIAT) dal 1982 al 1988; Cda e comitato esecutivo FIAT dal 1988 al 1993; oltre a Mario Monti, facevano parte del comitato esecutivo FIAT Gianni e Umberto Agnelli, Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens.
sabato 22 settembre 2012
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800mila mamme licenziate o spinte alle dimissioni.
Mamme e lavoratrici: ancora oggi la conciliazione è lontana. Lo dimostrano i dati del rapporto "Mamme nella Crisi" di Save the Children, presentato oggi a Roma alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero e della vicepresidente del Senato Emma Bonino. In Italia mancano i servizi all'infanzia e il lavoro, se c'è, è a rischio a seguito della gravidanza, con pressioni o dimissioni in bianco: sono questi gli elementi che spiegano il calo della natalità in Italia (-15mila nascite tra il 2008 e il 2010).
Il rapporto donne-lavoro resta uno scoglio: nel 2010 solo il 50,6% delle donne senza figli era occupata (contro la media europea del 62,1%).
mercoledì 19 settembre 2012
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UNA DECRESCITA PER NON MORIRE TUTTI KEYNESIANI
Si è parlato di Decrescita, come ha fatto per primo l'economista rumeno Nicholas Georgescu-Roegen, Guido Viale ricorda il termine Conversione Ecologica usato da Alex Langer, Francesco Gesualdi con Sobrietà vuole soffermare l'attenzione sull'overdose materialista che l'economia neoliberista ha determinato. Maurizio Pallante, del movimento della Decrescita Felice, ritiene che andrebbe messo in discussione il concetto di crescita che non deve necessariamente avere una accezione positiva, infatti la crescita di un tumore non è da ritenersi positiva, in quel caso sarebbe auspicabile una decrescita. A prescindere dai termini, su cui sarebbe auspicabile trovare una convergenza, sta di fatto che oggi un modello economico deve tenere in considerazione l'impronta ecologica altrimenti è da ritenersi anacronistico e dannoso.
martedì 18 settembre 2012
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L'Alcoa vola via sull'F-35.
Ne è passato di tempo da quando gli operai avevano di fronte il padrone delle ferriere. Lo ignorano però i politici e sindacalisti che trattano la vicenda Alcoa solo come vertenza di lavoro, tacendo sulla reale identità della controparte. Che cos'è l'Aluminum Company of America? Nata nel 1888 a Pittsburgh, è oggi leader mondiale nell'estrazione e raffinazione della bauxite e nella fabbricazione di alluminio e prodotti derivati. Gli Stati uniti hanno però poca bauxite, i cui giacimenti si concentrano in Sudamerica, Africa, Russia, Cina, Sud-Est asiatico e Australia. L'Alcoa ha quindi sempre cercato di accaparrarsi la materia prima, ovunque e comunque.
martedì 18 settembre 2012
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Addio sovranità alimentare: Monti dichiara illegale l’agricoltura a “chilometro zero”.
Chi controlla il petrolio controlla le nazioni, chi controlla il cibo controlla il popolo“, è questo il pensiero di Henry Kissinger, ex Segretario di Stato dell’era Nixon e Ford e membro portante del gruppo Bilderberg.
Forse la possente azione dell’Unione europea, imbastita per dare l’assalto alla sovranità alimentare dei singoli stati, ha avuto origine da questo spassionato consiglio del famoso politico statunitense.
Fin dal 1998 è in vigore una direttiva comunitaria che riserva la commercializzazione e lo scambio di sementi alle ditte sementiere (Monsanto e altre multinazionali) vietandolo agli agricoltori. Ciò che i contadini hanno fatto per millenni è diventato un reato. Per far fronte a questa imposizione sono nate varie associazioni di volontari impegnati nel recupero delle varietà antiche e tradizionali, con lo scopo di preservare e distribuire a chi le richiede, sementi fuori dal catalogo uffìciale affidato alle mani delle multinazionali.
Con sentenza del 12 luglio, la Corte di Giustizia della UE ha confermato il divieto di commercializzare le sementi delle varietà tradizionali e diversificate che non sono iscritte nel catalogo ufficiale europeo.
lunedì 17 settembre 2012
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Sabra e Shatila 30 anni dopo. Una strage rimasta impunita.
Roma, 16 settembre 2012, Nena News - "Furono le mosche a farcelo capire. Erano milioni e il loro ronzio era eloquente quasi quanto l'odore. Grosse come mosconi, all'inizio ci coprirono completamente, ignare della differenza tra vivi e morti. Se stavamo fermi a scrivere, si insediavano come un esercito - a legioni - sulla superficie bianca dei nostri taccuini, sulle mani, le braccia, le facce, sempre concentrandosi intorno agli occhi e alla bocca, spostandosi da un corpo all'altro, dai molti morti ai pochi vivi, da cadavere a giornalista, con i corpicini verdi, palpitanti di eccitazione quando trovavano carne fresca sulla quale fermarsi a banchettare.
Se non ci muovevamo abbastanza velocemente, ci pungevano. Perlopiù giravano intorno alle nostre teste in una nuvola grigia, in attesa che assumessimo la generosa immobilità dei morti. Erano servizievoli quelle mosche, costituivano il nostro unico legame fisico con le vittime che ci erano intorno, ricordandoci che c'è vita anche nella morte. Qualcuno ne trae profitto. Le mosche sono imparziali. Per loro non aveva nessuna importanza che quei corpi fossero stati vittime di uno sterminio di massa. Le mosche si sarebbero comportate nello stesso modo con un qualsiasi cadavere non sepolto. Senza dubbio, doveva essere stato così anche nei caldi pomeriggi durante la Peste nera.
domenica 16 settembre 2012
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Cibo bambini e industria: la mala educazione.
“Gli snack salati sono prodotti semplici costituiti da poche materie prime di origine agricola. Sono fonte di carboidrati complessi, grassi, e quindi di energia. La notevole varietà di gusto e di consistenza li rende adatti a tutti i palati e a tutte le esigenze perché si parte da una notevole varietà di ingredienti... Si adattano a momenti diversi e piacevoli della nostra vita”. Azzardiamo una traduzione: evviva le patatine che sono buone, fanno bene e mettono allegria!! Se si trattasse di uno slogan pubblicitario, non ci sarebbe niente di strano. Ma le parole vengono da un portale web sull’alimentazione destinato ai bambini, alle loro famiglie e ai loro insegnanti e che porta anche la firma del ministero dell’istruzione.
Il portale “Il gusto fa scuola” fa parte di una iniziativa più vasta che da quest’anno scolastico verrà estesa a livello nazionale grazie a un protocollo d’intesa firmato il 25 luglio scorso dal ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Francesco Profumo e dal presidente di Federalimentare Filippo Ferrua Magliani con l’obiettivo di rafforzare la diffusione dell’educazione alimentare nelle scuole.
giovedì 13 settembre 2012
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Braccia regalate all’agricoltura.
Ufficialmente non esistono. Eppure ci sono. Lavorano sotto il sole delle nostre campagne per quindici, sedici ore consecutive. Raccolgono angurie e pomodori in Puglia, agrumi nel siracusano e nella piana di Gioia Tauro, pesche e ortaggi nel casertano, uva in Veneto, mele in Trentino. Dormono nei campi o vivono stipati in condizioni di fortuna all’interno di capannoni e casali abbandonati, lontani dai centri abitati e da qualsiasi tipo di servizio. Sottoposti alla dura legge dei caporali, dipendono in tutto dai loro aguzzini: cibo, acqua, trasporto sul posto di lavoro, un medico quando ne hanno bisogno.
Il tutto per pochi spiccioli. Sono invisibili, ma senza di loro i pomodori e le arance che finiscono sulla nostra tavola non muoverebbero un passo.
Sono i braccianti, per lo più stranieri, in gran parte africani e magrebini, che lavorano stagionalmente nei campi degli imprenditori agricoli italiani, ed è per farli uscire da questa condizione di isolamento e di anonimato che la Flai, l’organizzazione che riunisce i lavoratori dell’agroindustria della Cgil, ha dato vita ai primi di luglio al progetto «Gli invisibili delle campagne di raccolta».
mercoledì 12 settembre 2012
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La Corte Costituzionale tedesca ha dato il via libera "condizionato" al meccanismo di stabilità Esm. Ferrero (Prc): Una cattiva notizia per l'Italia.
Una decisione attesa dalla maggior parte degli osservatori internazionali. La corte di Karlsruhe ha dato un sì condizionato al meccanismo europeo di stabilità Esm: la partecipazione di Berlino è fissata a 190 miliardi di euro. Questo significa che ogni aumento richiesto sarà condizionato all'approvazione del Parlamento tedesco, che potrà anche bloccare eventuali aumenti della dotazione dell'Esm. Ma la decisione è ritenuta importante anche perché dà il via libera all'operazione della Bce di acquisto illimitato di titoli di stato dei Paesi in difficoltà, come Spagna e Italia. Infatti, la Bce potrà stampare moneta per comprare bond solo dei Paesi che avranno fatto richiesta di aiuti al fondo Esm.
La sentenza però non deve essere letta come una sconfitta per la Germania e una vittoria per l'Europa e per i Paesi periferici. Infatti, la Germania avrà dalla sua parte sempre il potere di bloccare attraverso il suo parlamento ogni nuova decisione presa a livello continentale sul fondo Esm. I Paesi periferici, come Spagna e Italia, dovranno comunque rispettare 'strette' condizioni (austerità) sia per accedere al fondo Esm che agli altri aiuti della Bce.
mercoledì 12 settembre 2012
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