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Piccoli giganti A PIEDI SCALZI.

Ad inizio del 1900 un giocatore americano di baseball divenne celebre per una particolarità: giocò una partita senza scarpe. Quell'episodio renderà immortale Joe Jackson, per tutti «shoeless», più che per i suoi successi avuti a Philadelphia, Cleveland e Chicago, sponda White Sox. Nell'estate del 1957 un gruppo di ragazzini messicani partirono da Monterrey alla volta del confine americano; attraversarono quel confine a piedi, camminarono per una ventina di miglia prima di arrivare a una città. Quel gruppo di ragazzi, qualche mese dopo, vinse la Little League Baseball indossando sempre la stessa divisa. Il 10 settembre 1960 tutto il mondo, con gli occhi puntati sulla maratona olimpica di Roma spinse un etiope senza scarpe, Abebe Bikila, alla conquista dell'oro sotto l'Arco di Costantino. Cinquantatre anni dopo un altro gruppo di descalzos entra nella leggenda dello sport. È la storia dell'incredibile successo della formazione giovanile di basket della comunità indigena Triqui della Sierra di Oaxaca (una delle zone più povere del Messico) alla quarta edizione del Festival del basket infantile giocato a Cordoba, in Argentina.
sabato 2 novembre 2013
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"Basta schiavi, sì al boicottaggio dei big della distribuzione".

Contro lo sfruttamento dei migranti nei campi e le grandi catene europee che non rispettano i codici etici, come dimostrato dall'inchiesta della tv francese che ha toccato Puglia, Guinea e Ghana. Adesioni anche in Regione. "L'unica cosa da fare è il boicottaggio nei confronti di quei supermercati che vendono prodotti raccolti dagli schiavi nelle campagne pugliesi". Yvan Sagnet, leader della rivolta dei lavoratori stranieri delle campagne di Nardò e oggi delegato sindacale per la Cgil, lancia una proposta che potrebbe avere un effetto dirompente nel settore agroalimentare pugliese: il boicottaggio di pomodori, uva, angurie e tutti quei prodotti raccolti tramite l'induzione in schiavitù nelle campagne di Foggia e Nardò.
sabato 2 novembre 2013
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PIU' O MENO SIAMO FOTTUTI ! COME LA SCIENZA CI DICE DI RIBELLARCI.

Nel dicembre 2012 Brad Werner, ricercatore nel campo dei sistemi complessi, si faceva largo (con i suoi capelli rosa) tra la folla dei 24.000 scienziati dello Spazio e della Terra al Meeting di fine anno della American Geophysical Union, che si tiene ogni anno a San Francisco. La conferenza di quest'anno ha avuto alcuni partecipanti di gran nome, da Ed Stone del progetto Voyager della Nasa, che spiegava una nuova pietra miliare nel cammino verso lo spazio interstellare, al regista James Cameron, che ha parlato delle sue avventure nei sommergibili in acque profonde. Ma era proprio la sessione di Werner che attirava gran parte della risonanza. Era intitolata "Is Earth F**ked?" (Titolo completo: "Is Earth F**ked? Dynamical Futility of Global Environmental Management and Possibilities for Sustainability via Direct Action Activism") ovvero “La Terra è fottuta? Futilità dinamica della gestione ambientale globale e possibile sostenibilità tramite l'attivismo orientato all’Azione Diretta”. In piedi di fronte alla sala conferenze, il geofisico presso l'Università della California di San Diego si è rivolto al pubblico attraverso il modello informatico avanzato che stava usando per rispondere a questa domanda. Ha parlato di limiti di sistema, perturbazioni, dissipazione, attrattori, biforcazioni e un sacco di altre cose in gran parte incomprensibili a quelli di noi che erano impreparati nella teoria dei sistemi complessi. Ma la linea di fondo è stata abbastanza chiara: il capitalismo globale ha reso l'esaurimento delle risorse più rapido, conveniente e senza barriere tanto che in risposta "i sistemi terreni umani" stanno diventando pericolosamente instabili. Se istigato dai giornalisti per una risposta chiara alla domanda "siamo fottuti", Werner ha accolto l'esclamazione rispondendo: "Più o meno."
venerdì 1 novembre 2013
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Spesa di gruppo dal contadino. Il successo del fenomeno «Gas».

Frutta, verdura, ma anche sughi e latticini: aumentano in città i «Gruppi di acquisto solidale». «È genuino e si risparmia» PADOVA — Dalla terra alla tavola rispettando l’ambiente e anche il portafoglio, messo a dura prova dalla crisi. È questa la filosofia alla base dei Gruppi di acquisto solidale («Gas»), nati per bypassare la filiera della grande distribuzione e favorire l’avvicinamento fra clienti e produttori. Quelli «censiti» a Padova e provincia, disseminati tra i colli e l’Alta, sono dodici. Ma l’elenco non comprende i tanti gruppi «spontanei» sorti col passaparola. Il fenomeno è in netta crescita: sono sempre più numerose le famiglie padovane che rinunciano a supermercati e centri commerciali per acquistare i prodotti a chilometro zero nei «mercati» dei Gas.
giovedì 31 ottobre 2013
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Colombia, accordo pro Ogm con gli Usa: semi “fuori legge”, rivolta dei campesinos.

Il Paese è sull'orlo di una rivoluzione. Migliaia di contadini protestano da un mese dopo l'accordo tra il governo e gli Stati Uniti che favorisce le grandi aziende produttrici di alimenti geneticamente modificati, dichiarando illegali le sementi degli agricoltori. Dalla metà di agosto la Colombia è sull’orlo di una rivoluzione. Mentre a Cuba si negozia la pace tra le Farc e il governo colombiano, migliaia di campesinos si sono riversati nelle strade per protestare contro l’entrata in vigore del trattato di libero commercio con gli Stati Uniti. L’accordo privilegia di fatto gli interessi delle grandi corporazioni produttrici di alimenti geneticamente modificati a scapito delle tasche degli agricoltori e della libertà della popolazione nazionale.
giovedì 31 ottobre 2013
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Bologna: colazione da re? No! Picchetto alla Granarolo!

“Colazione da re, pasto da principe e cena da povero” . Questo detto popolare caro ai nutrizionisti sottolinea l'importanza della colazione nell'alimentazione giornaliera..Detto preso alla lettera dai produttori di latte della Granarolo che all'alba concentrano una discreta parte dei loro profitti rifornendo in condizioni quasi monopolistiche i bar della città felsinea e della sua periferia. Ma se la saggezza popolare viene reinterpretata dal capitale al solito scopo di raggiungere il massimo profitto, l'intelligenza operaia messa in moto dalle lotte se ne riappropria.
lunedì 28 ottobre 2013
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Roma, 18-19 ottobre. La lotta continua.

Non ho letto nulla sulle giornate del 18 e 19 ottobre a Roma. Non ho voluto leggere nulla. Ero curiosa,certo, come non esserlo? Ma non volevo essere influenzata dalle parole degli altri, non volevo che i loro pensieri potessero diventare parte dei miei. Ciò che è avvenuto a Roma in quei giorni deve essere raccontato così, senza filtri, esattamente come lo si è vissuto. Due giorni di lotta, approfondimento, divertimento, speranza.
domenica 27 ottobre 2013
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Dilma, non consegni il nostro pré-sal alle imprese straniere - di J.P. Stedile.

Il 21 ottobre, l’Agenzia Nazionale del Petrolio metterà all’asta il maggior territorio di riserve petrolifere brasiliane, che è stato trovato a 180 chilomentri dalle coste e 7.000 metri di profondità[1]. Là sono depositati, con certezza, da 12 a 14 miliardi di barili di petrolio. L’equivalente di tutte le riserve del Messico e di tutto quanto la Petrobras ha già sfruttato nei suoi 60 anni di vita. L’importanza strategica di questi giacimenti per il paese è talmente grande che, durante la discussione tra primo e secondo turno della campagna presidenziale del 2010, la candidata Dilma Rousseff disse che il candidato José Serra voleva privatizzare e mettere all’asta il petrolio e che questo non era ammissibile, visto che il pré-sal era una ricchezza da utilizzare soltanto a favore del popolo brasiliano.
martedì 22 ottobre 2013
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Quanto transgenico c'è sulle nostre tavole?

Sono ormai dieci anni che l'Unione europea ha, di fatto, autorizzato l'utilizzo di alimenti e ingredienti OGM. Col limite dello 0,9% è possibile anche non indicare la presenza di cibo transgenico ma Greenpeace ha voluto indagare.
sabato 19 ottobre 2013
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"Il reddito minimo è una questione seria, altro che carità". Intervista a Sandro Gobetti (Bin Italia).

Qual è il tuo giudizio su questa Legge di Stabilità che sembra considerare l’assistenza come una variante della carità? Quella che viene proposta dal Governo è una misura che oltretutto è completamente lontana da qualsiasi proposta di livello europeo, lontana dalle proposte di legge degli anni novanta e dalle misure sperimentate nelle varie regioni italiane. Si tratta, ci sembra di capire, di puro assistenzialismo verso la povertà estrema che contempla una sorta di reddito di inserimento anche se poi nel provvedimento parlano di sostegno. Inserimento a cosa? Non vorremmo che fosse qualcosa di sclerotizzazione della precarietà. Questo significherebbe che esistono dei lavori dequalificati che fanno sempre gli stessi, cioè i poveri. Al momento non c’è un articolato ma solo uno studio de ministero del Lavoro. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno è chiaro che il tema non è così disconosciuto. Quindi per noi si apre un ulteriore spazio di dibattito per poi poter entrare nel merito della faccenda.
venerdì 18 ottobre 2013
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