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Vicenza, verso la ripubblicizzazione dell'acqua

Comunicato stampa Il Consiglio Comunale di Vicenza delibera: si proceda con l'attuazione dell'art.4 del nuovo statuto, L'ACQUA NON E' UNA MERCE! Con 28 voti favorevoli e due astenuti ieri sera il Consiglio Comunale di Vicenza ha approvato una delibera che da mandato alla Giunta Comunale in collaborazione con Acque Vicentine S.p.A., il Consiglio di Bacino Bacchiglione e il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, di procedere con un percorso che miri a trasformare il gestore del servizio idrico integrato in una società di diritto pubblico, senza scopo di lucro e aperta alla partecipazione attiva dei cittadini.
lunedì 18 febbraio 2013
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Pensioni in picchiata: potere d'aquisto -33%. Spi-Cgil:

"In Italia la patrimoniale c'e' ed e' quella che grava sui pensionati, che piu' di tutti stanno pagando il conto della crisi”. Così Carla Cantone, segretario dei pensionati della Cgil, che oggi ha denunciato il calo stratosferico del potere di acquisto delle pensioni: -33% in 15 anni. Una vera e propria tassa patrimoniale che ha ridotto milioni di pensionati in uno stato di povertà relativa. “Sarebbe bene che il prossimo governo – sottolinea - la facesse pagare ai ricchi, che invece poco o nulla stanno contribuendo alle sorti del paese". "Bisogna intervenire con urgenza- continua- per sostenere il potere d'acquisto delle pensioni, rimuovere l'odioso blocco della rivalutazione annuale, alleggerire il carico fiscale e rilanciare welfare e sanita'. I pensionati rappresentano il 25% degli elettori e a votare ci vanno eccome. La politica dovrebbe avercelo chiaro e agire di conseguenza".
sabato 16 febbraio 2013
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Una legge sul reddito minimo garantito per la prossima legislatura.

La campagna nazionale per l’istituzione di un reddito minimo garantito ha raccolto più delle 50 mila firme necessarie per porre la sua proposta di legge di iniziativa popolare all’ordine del giorno del prossimo Parlamento. Entro i primi 100 giorni il nuovo governo dovrà dare una risposta alle migliaia di cittadini che si sono mobilitati da giugno a dicembre 2012 per dar vita a questa iniziativa legislativa popolare, promossa da 170 fra associazioni, reti sociali, movimenti e partiti e sottoscritta da più di 40 personalità della cultura, della politica, della società civile, di sindaci e assessori, con oltre 250 iniziative dal nord al sud del Paese. Questa la sfida che la campagna per il reddito minimo lancia alla futura legislatura in occasione della conferenza stampa tenutasi oggi presso la Camera dei deputati, in cui è stato presentato il risultato di 7 mesi di raccolta firme.
giovedì 14 febbraio 2013
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Tariffe acqua. Se l’authority fa il gioco delle tre carte.

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale del luglio scorso, che con grande nettezza era intervenuta per dire che non si poteva aggirare l’esito del primo referendum sull’acqua e i servizi pubblici – quello che ha abrogato l’obbligo alla privatizzazione – ora il parere del Consiglio di Stato di qualche giorno fa, con altrettanta chiarezza, afferma che non si può eludere il risultato del secondo referendum del giugno 2011, quello che ha abrogato la remunerazione del capitale nelle tariffe del servizio idrico, e che, dunque, i cittadini vanno rimborsati del 7% che i gestori hanno continuato ad incassare, almeno dal luglio al dicembre 2011. Ebbene, che fa l’Authority dell’energia e del gas di fronte a quel pronunciamento? Semplice, si attiva dal giorno dopo per riuscire ad aggirarlo e a non rispettarlo. Lo fa appoggiandosi ad un proprio provvedimento, quello che dalla fine del dicembre scorso ha definito il nuovo metodo tariffario 2012-2013, anch’esso assolutamente illegittimo e costruito in violazione dell’esito referendario. Il gioco delle tre carte è presto squadernato: non c’è più la remunerazione del capitale investito, si riconosce una nuova voce tariffaria relativa agli oneri finanziari e fiscali e i rimborsi, semmai, si calcolano come differenza tra la precedente remunerazione del capitale e il nuovo costo della risorsa finanziaria.
mercoledì 13 febbraio 2013
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Grecia, le multinazionali fanno affari ma tagliano stipendi e indennità.

Mentre il mercato greco si restringe per la crisi, (la gente non spende più) i prodotti delle multinazionali si “allargano” e fatturano numeri significativi. La riduzione del costo del lavoro, dopo il memorandum della troika e la diminuzione di fatto dei diritti per i lavoratori, avvantaggia solo i grossi nomi che vanno in Grecia per investire, ma di fatto risparmiando su stipendi e indennità che la troika ha provveduto a tagliare. Quattro i casi più significativi. La Kraft Hellas AE è una filiale della multinazionale Mondelez internazionale (fino a poco tempo denominata Kraft Foods), che domina il mercato europeo per il cibo da spuntini. Ha recentemente annunciato, dopo gli otto milioni complessivi investiti nell’ultimo lustro, una nuova esposizione in Grecia per cinque milioni a partire dal 2013. Proprio quando entreranno in vigore i nuovi contratti di lavoro contenuti nel memorandum lacrime e sangue che il Parlamento ellenico ha approvato in una lunga notte di passione, dove di fatto sono stati falciate indennità di malattia e quantum di stipendi e scatti.
mercoledì 13 febbraio 2013
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Rodotà: “Il reddito di cittadinanza e’ un diritto universale”.

«In Europa – sostiene Stefano Rodotà, uno dei giuristi italiani che hanno partecipato alla scrittura della Carta di Nizza e autore de “Il diritto di avere diritti” – siamo di fronte ad un mutamento strutturale che spinge qualcuno ad adoperarsi per azzerare completamente i diritti sociali, espellere progressivamente i cittadini dalla cittadinanza e far ritornare il lavoro addirittura a prima di Locke. Per accedere ai beni fondamentali della vita come l’istruzione o la salute, dobbiamo passare per il mercato e acquistare servizi o prestazioni. Il reddito universale di cittadinanza è il tentativo di reagire al ritorno a questa idea di cittadinanza censitaria».
martedì 12 febbraio 2013
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AMNESTY INTERNATIONAL DENUNCIA IL GOVERNO E LA POLIZIA GRECA. LA GRECIA E’ COLLASSATA. MA A NOI NON LO DICONO PERCHE’ SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE.

L’ho saputo davvero per caso. Il che la dice tutta. Me ne stavo amenamente trastullando con un amico di lunga data, un giornalista neo-zelandese, con il quale ci incontriamo in un sito, chesscube.com, dove ci sfidiamo in un nostro personale duello a scacchi mentre chattiamo scambiandoci informazioni sull’Europa e su quello che accade nel continente australe e nel sud-est asiatico, di cui lui è un attendibile esperto. A un certo punto, mi fa: “E che ha detto Bruxelles della bomba di Amnesty International?” “Quale?” “Quella di tre giorni fa che gli ha ammollato il filosofo francese in piena riunione sul budget dell’Unione Europea”. (sconcertato dalla mia ignoranza dei fatti, nonché fortemente incuriosito, chiedo ragguagli in merito) “Ma sì, quella dei rapinatori delle banche” “Quali banche? Dove?” “Nel nord della Grecia” “Chi?” “Gli anarchici, i ragazzi arrestati e poi torturati dalla polizia”. A questo punto mi arrendo e confesso di non sapere di che cosa stia parlando.
martedì 12 febbraio 2013
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La voragine nei conti di Deutsche Bank.

La Consob americana e tedesca alle costole, per speculazioni con mutui, tassi d’interesse e derivati. La Bundespolizei negli uffici, per sospetto di frodi fiscali e riciclaggio. Infine, un buco gigante di quasi 3 miliardi di dollari (2,2 miliardi di euro) in perdite appurate, solo nell’ultimo trimestre del 2012. Se le rivelazioni alla Sec (l’autorità di controllo sulle società del governo americano) di tre dipendenti silurati si dimostrassero vere, potrebbe essere la punta dell’iceberg di un rosso abissale mascherato negli anni, pari a oltre 12 miliardi di dollari. La Deutsche Bank, il maggiore gruppo bancario dell’Unione europea, resta un monolite della finanza in Germania. Ma è sempre meno difendibile e intoccabile, anche dagli inquirenti di Berlino. E non solo per il maxi-derivato Santorini da 1,5 miliardi di euro, disegnato su misura nel 2008 per il Monte dei Paschi di Siena, così da coprire – speculandoci sopra – i bond in pancia all’istituto toscano.
lunedì 11 febbraio 2013
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Il dramma sociale di centinaia di migliaia di famiglie sfrattate perché non possono più pagare l'affitto.

BARCELLONA. Venerdì l'ennesimo suicidio mentre la vita politica è assorbita dallo scandalo corruzione nel Pp La vita politica spagnola è ormai completamente assorbita dai problemi di corruzione che stanno soffocando il partito popolare, e che hanno portato l'Economist di giovedì a lanciare dure critiche a Mariano Rajoy e a mettere in dubbio la credibilità del paese. I gravissimi problemi sociali che colpiscono gran parte della popolazione sembrano essere usciti dall'agenda politica: ieri l'ennesima vittima delle banche, un 38enne con moglie e figlia, si è suicidato a Cordova dopo aver perso la propria casa e aver ricevuto la notifica di dover ancora alla banca 25mila euro e 400 al ministero delle finanze.
domenica 10 febbraio 2013
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Africa e non solo… Che fine ha fatto, a sinistra, la guerra?

Ancora una volta la guerra è tornata nella storia. Dietro il cavallo di troia dei diritti umani, l’Italia si lancia in ripetute guerre “umanitarie”, ultimo travestimento delle conquiste imperialiste. Una politica estera di pace, invece, dovrebbe avere, come primo caposaldo, il rifiuto di ogni ingerenza armata in paesi terzi, comunque motivata, anche da presunte o vere violenze contro i diritti umani. La violenza non si combatte con la violenza bensì, ha insegnato Mandela, con i mezzi pacifici.
sabato 9 febbraio 2013
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