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La proposta di revisione delle procedure di autorizzazione degli OGM è arrivata.
Gli Stati membri potranno vietare gli OGM approvati a livello europeo, ma non su basi ambientali o sanitarie. Allora a che cosa potranno appellarsi?
(Rinnovabili.it) – La proposta di revisione delle procedure di autorizzazione degli OGM è arrivata. L’ha pubblicata la Commissione Europea sul proprio sito web, e non contiene buone notizie. Secondo quanto già emerso a marzo, una volta che un OGM sarà autorizzato per l’uso in Europa come alimentazione umana o animale, gli Stati membri avranno la possibilità di decidere se consentire o no che venga usato nella propria catena alimentare. In gergo, queste possibili deroghe alla normativa europea si chiamano misure di opt-out. Sembrerebbe, a prima vista, che l’Unione rinunci a parte delle sua sovranità per lasciare ai suoi componenti la libertà di scegliere in autonomia se commercializzar e o meno gli organismi geneticamente modificati entro i propri confini.
martedì 28 aprile 2015
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Quel che accade a Milano.
Tagli di nastri, passerelle di stato, mobilitazione mediatica: ma quel che accade a Milano, nei primi giorni di Expo, è anzitutto la trasfigurazione spettacolare di un modello di sfruttamento e controllo della forza lavoro italiana e migrante, totalmente in linea con le direttrici dell’Unione Europea. A questa trasfigurazione dobbiamo contrapporre l’evidenza di un rifiuto comune che si rende palese. Expo si costituisce tra una settimana come valorizzazione mitizzata delle figure sociali della forza lavoro contemporanea. Noi siamo quelle figure sociali, disperse sul tessuto produttivo ma riaggregate nella decisione comune di sottrarci a quel mito, alle dinamiche di quella valorizzazione. Unico valore che riconosciamo è la secessione autodeterminata dai piani criminali del nostro nemico.
martedì 28 aprile 2015
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Diritto alla città, riappropriazione dei territori: per una rete delle resistenze territoriali.
Un evento di portata internazionale, una grande opportunità per tutti, uno spazio di discussione sull’alimentazione e la sostenibilità ambientale
Expo non è nessuna di queste cose.
Dietro un fragile paravento poggiato su cibo e alimentazione ed una retorica ecodemocratica, si cela la vera natura di Expo 2015: vettore di speculazione, strumento d’imposizione del modello neoliberale, quindi al tempo stesso laboratorio di un nuovo modello di governo del territorio.
Se Expo è esposizione di qualcosa di certo non lo è di cereali, farine, cacao, tuberi o pratiche alimentare “buone pulite giuste”, ma della riorganizzazione del sistema economico: nessuna energia per la vita o per nutrire il pianeta, ma la risposta del capitalismo alla crisi, brutale e violenta, che attraverso Expo, diviene sistema.
martedì 28 aprile 2015
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Colpaccio di Juncker: fine della sovranità alimentare, OGM per tutti.
Il grosso vantaggio dell’UE per le lobby finanziarie e industriali è che è molto più facile influenzare un potere centrale che i singoli governi dei 28 paesi membri.
Le istituzioni europee soffrono di una cattiva immagine presso i cittadini europei (vedi Eurobarometer: fiducia nell’Unione Europea al 37% in UE, sfiducia maggioritaria in 14 paesi tra cui l’Italia). I centri di potere di Bruxelles e Francoforte sono visti come lontani dal popolo; controllati dalle lobby; indifferenti agli interessi e alle opinioni dei cittadini comuni; proni a quelli delle élite finanziarie; sbilanciati a favore dei grandi gruppi a scapito di piccoli produttori e aziende familiari o individuali. Questi cliché sono stati ancora una volta confermati questa settimana in maniera ‘eclatante’ (cit. Renzi).
lunedì 27 aprile 2015
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Chi Ha del Ferro Ha del Pane: La Rivolta dei Braccianti di San Quintín.
Se non si fossero ribellati, incrociando le braccia e bloccando l’autostrada che collega la Baja California agli Stati Uniti, i braccianti della valle di San Quintín, al sud del municipio di Ensenada, avrebbero continuato ad essere invisibili: uomini, donne (e bambini) usa-e-getta, senza diritti né voce, in balia della mano invisibile del mercato. Una voce invece ce l’hanno, e l’hanno fatta sentire forte e chiaro lo scorso 17 marzo, con una mobilitazione che ha sorpreso governo, forze dell’ordine e impresari del settore, squarciando il velo di silenzio sulla condizione di semichiavitù che i braccianti stagionali sono costretti a vivere nell’estremo nord del Messico e non solo, e che sta alla base degli ampi margini di profitto che ottengono le imprese nazionali e straniere che investono nella regione.
sabato 25 aprile 2015
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Scandali nel mondo finanziario, due pesi e due misure. Anche così la crisi arricchisce i soliti noti.
Sono passati ormai quasi sette anni dallo scoppio della crisi e le speranze che molti allora avevano, in relazione a quanto era emerso sulla scena, che si arrivasse ad una profonda riforma del sistema finanziario, sono andate per la gran parte deluse.
Certo, qualcosa è stato fatto nel frattempo negli Stati Uniti ed in Europa (soprattutto nel primo paese), ma molto di meno di quanto sarebbe stato necessario; nella sostanza, così, la situazione non sembra molto migliorata da allora. Ogni tanto, in relazione a qualche avvenimento che conferma che il quadro non è confortante, qualcuno lancia degli allarmi sull’arrivo più o meno prossimo di una nuova crisi, ma poi tutto rientra nell’ordine.
In questo breve articolo abbiamo raccolto alcune delle notizie apparse di recente sulla stampa più o meno specializzata a proposito dei problemi finanziari che continuano a manifestarsi in misura importante dai due lati dell’Atlantico.
sabato 25 aprile 2015
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Non è la solita “mela marcia in un paniere sano”. È il Capitalismo, bellezza!
Il sequestro della Ditta agricola di Correzzola (PD) per sfruttamento di lavoratori irregolari
fotografa una situazione purtroppo assai diffusa. Non si tratta della “mela marcia in un
paniere sano”. Quanto scoperto dai carabinieri è un segno del gigantesco ritorno del
caporalato a cui forniscono braccia ricattabili la propaganda razzista e xenofoba e le leggi
anti-immigrati volute da centrodestra e PD.
venerdì 24 aprile 2015
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Verso le giornate di mobilitazione No Expo
Il Primo maggio a Milano verrà inaugurato EXPO 2015, l'Esposizione Universale dallo slogan "Nutrire il pianeta, energia per la vita".
EXPO nell'immaginario collettivo è un'occasione, un appuntamento imperdibile, un evento di grande interesse e ricco di possibilità. EXPO inizierà senza avere concluso i lavori dei padiglioni fieristici, ma aprirà e tutti stanno incrociando le dita perché avvenga senza troppe brutte figure internazionali.
EXPO è cool e pop per molti. Ma non per noi. Perché? Dovremmo impegnarci fino in fondo per far sì che questa patina dorata lasci il posto all'essenza che si cela dietro ad essa e quindi alle ramificazioni profonde e malate che EXPO assume. Da oggi, dal primo maggio e per tutti i mesi successivi.
giovedì 23 aprile 2015
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Il ricatto del debito.
Recensione del testo: Andrew Ross, Creditocrazia e rifiuto del debito illegittimo, Ombre Corte, Verona, 2015, trad. di Gigi Roggero
di Andrea Fumagalli
Nuove frontiere di comando e di subalternità (di sussunzione?) si stanno prepotentemente affacciando alla ribalta del nuovo millennio. Non è altro che il “lato oscuro” (dark side) del rapporto capitale-lavoro, il quale è sottoposto a una torsione come raramente si è verificata nella storia contemporanea, soprattutto in Europa e in Italia.
giovedì 23 aprile 2015
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Precari all’Expo: «Altro che choosy, noi cerchiamo un lavoro dignitoso».
Expo. Perché i giovani rifiutano stage da 500 euro o un apprendistato da 1.300 euro disponibilità 24h su 24. Le testimonianze raccolte ieri in rete smontano la campagna mediatica contro i “bamboccioni” che rifiutano lavori pagati, ma senza formazione, e stage senza rimborso spese.
Otto ragazzi su dieci sotto i 29 anni, selezionati dall’agenzia interinale Manpower, hanno rifiutato una delle 735 posizioni di lavoro all’Expo stabilite nell’accordo sindacale firmato da Cgil, Cisl e Uil del 23 luglio 2013, quello che ha legittimato per la prima volta il lavoro gratuito in Italia.
mercoledì 22 aprile 2015
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