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Quarant’anni di lavoro.

Sarebbe tempo di mettere in discussione una volta per tutte la centralità del lavoro inteso come mezzo di liberazione. In fondo i ragazzi della cacciata di Lama, quarant’anni fa, lo avevano capito. Ma hanno perso. Memoria di uno scontro – In questi giorni rievochiamo la cacciata di Lama dalla Sapienza, ed è cosa buona e giusta. Ma mentre lo facciamo sarebbe bene anche fare i conti con tutto quello che poi è stato. Tra le varie ragioni che giusto quarant’anni fecero da innesco a quello scontro – l’arroganza del Pci, per conto del quale il segretario della Cgil si era presentato nell’ateneo; la volontà di normalizzare un movimento; l’incomunicabilità tra posizioni che erano ormai chiaramente inconciliabili – c’era in primo piano l’insofferenza della quasi totalità di quello che sarebbe diventato il movimento del Settantasette nei confronti di termini come “lavoro” e “sacrificio”. Se la guardiamo da questo punto di vista, oggi più che mai è necessario dirsi che Lama ha vinto, nel senso che a vincere è stata la logica lavorista, quella del dovere, del sacrificio e del compromesso al ribasso. A dircelo sono i fatti, è lo stato delle cose; ed è la cronaca, con gli spunti che ci offre e con le analisi e i commenti che ne conseguono.
martedì 28 febbraio 2017
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GranoSalus: i risultati delle analisi su pasta Barilla, Voiello, De Cecco, Divella, Garofalo, La Molisana, Coop e Granoro: sono pieni di Don, Glifosate e Cadmio… E a noi queste porcherie ce le fanno mangiare…!!

Lo dicono le analisi: Don, Glifosate e Cadmio presenti negli spaghetti Ormai lo dicono le analisi, quelle vere che non mettono le stellette, come fa Altroconsumo, ma attribuiscono dei numeri reali ai contaminanti più pericolosi presenti quotidianamente sulle nostre tavole. In tutte le marche sono presenti Don, Glifosate e Cadmio entro i limiti di legge per gli adulti. Almeno due marche di spaghetti superano i limiti di Don per la tutela della salute dei bambini. Confermata attività di miscelazione tra grani esteri e nazionali. Solo il piombo è risultato assente dalle analisi. Dubbi sul marchio di Puglia: garantisce per davvero il 100% dell’ origine del grano?
martedì 28 febbraio 2017
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Supermercati, il grande inganno del sottocosto.

La scritta campeggia ben visibile all’entrata del supermercato: “Sottocosto”. Bottiglie di passata di pomodoro vendute a 0,49 euro, pacchi di pasta a 0,39, confezioni di tonno da quattro scatolette a 1,99 euro. Il locale è un supermercato di una grande catena, in una zona semi-centrale di Roma. Ma la stessa promozione si può vedere nei suoi innumerevoli punti vendita. Simile a molte altre che si possono trovare in locali gestiti da aziende concorrenti in tutta Italia. Le catene della grande distribuzione organizzata (gdo) fanno sempre più dell’abbassamento dei prezzi al consumatore il principale elemento della propria strategia di marketing. “Qualità e convenienza”, recita lo slogan di Coop, primo gruppo in Italia. “Bassi e fissi”, risponde Conad, seconda azienda per fatturato nel paese. Carrefour ribatte con la promozione “sotto e freschi” su carni e pesci. Il basso prezzo è il grande imperativo categorico; il sottocosto l’ultima frontiera del marketing. Abbagliato dal risparmio, il cliente non s’interroga su come sia possibile acquistare qualcosa a un prezzo indicato come inferiore al costo di produzione. E così le promozioni impazzano: secondo uno studio condotto dalla società di consulenza Iri, oggi “32 euro di spesa su 100 vengono effettuati in presenza di un’offerta”.
lunedì 27 febbraio 2017
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L’Attacco alle fonti nel Mezzogiorno d’Italia.

Nel centro sud Italia è stato sferrato un attacco alle fonti d’acqua e all’intero sistema idrico. Le multinazionali puntano ad accorpare il ciclo idrico integrato dell’intero meridione, il cd distretto appenninico, al fine di accaparrarsi la mega gestione e realizzare la più grande privatizzazione d’Europa, in contrasto con l’esito del referendum del 2011. L’obiettivo prioritario sono le fonti poiché è più facile prenderne il controllo ed esse producono molto profitto, a fronte di spese e rischio minimi. Con la gestione del rubinetto principale è favorita l’acquisizione dell’intero ciclo integrato e il condizionamento politico del territorio.
martedì 21 febbraio 2017
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4 milioni di tonnellate di grano duro canadese ‘tossico’ pronto per essere esportato: indovinate dove…

Ovviamente in Europa. Ovviamente in Italia. Domani – di certo casualmente – una delegazione canadese sarà ospitata dalla Camera di Commercio di Foggia, tra le proteste degli agricoltori ai quali un sistema truffaldino impone prezzi bassi del grano duro locale. L’Unione Europea – nel nome del business – consente l’importazione di grano duro estero – anche se tossico – per l’alimentazione animale (facendo finta di non sapere che poi i veleni finiscono comunque sulle nostre tavole sotto forma di carne, salumi, uova, formaggi). Ma c’è il dubbio che finisca pure nella filiera della pasta con il gioco del sovrapprezzo, come denuncia GranoSalus.
sabato 18 febbraio 2017
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OGM: il passo indietro dell’Italia.

L’Italia ha votato sì al mais BT11 della Syngenta e al 1507 della DuPont Pioneer, e ha anche votato sì al rinnovo dell’unico OGM al momento ammesso per la coltivazione nell’Unione europea, il mais MON810 della Monsanto. Tutto questo, nonostante il divieto vigente di coltivazione OGM. Per fortuna, durante la votazione europea, la maggioranza non è stata raggiunta e quindi, per ora, il voto italiano non avrà conseguenze, ma certo è stata una doccia fredda per tutti noi che da sempre ci opponiamo al transgenico, nonché un notevole passo indietro nelle politiche agricole e nelle posizioni prese dall’Italia fino ad ora, in sede Europea.
venerdì 17 febbraio 2017
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Il grano duro canadese migliore di quello siciliano? Falso: è solo un grande imbroglio al glifosato.

INCHIESTA/ Da anni ci dicono che il grano duro canadese è il migliore del mondo. Che contiene più glutine. Tutto vero, per carità. Ma sotto c’è un inghippo: l’uso spregiudicato della chimica che viene fatto in Canada. Con un erbicida – il glifosato – che altera la maturazione naturale del grano. E diventa un problema: perché questo erbicida è un veleno che non fa certo bene alla salute umana. I retroscena di un imbroglio internazionale – non a caso mediato dalle multinazionali – che anticipa il TTIP e punta a distruggere il grano duro siciliano, pugliese e, in generale del Sud Italia. Cosa fare per difendersi da questa truffa.
venerdì 17 febbraio 2017
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Il libro (del golpe) bianco

Mentre i riflettori mediatici erano puntati su Sanremo, dove si è esibita anche la ministra della Difesa Roberta Pinotti cantando le lodi delle missioni militari che «riportano la pace», il Consiglio dei ministri ha approvato il 10 febbraio il disegno di legge che consentirà l’implementazione del «Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa» a firma della ministra Pinotti, delegando al governo «la revisione del modello operativo delle Forze armate».
mercoledì 15 febbraio 2017
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Verso un 15 febbraio #StopCETA: Le 4 bufale dei democratici sul CETA.

Mentre cresce la protesta della società civile in vista della ratifica del Parlamento Europeo, gli eurodeputati socialdemocratici rispondono con la propaganda Il prossimo 15 febbraio il Parlamento Europeo, riunito a Strasburgo, sarà chiamato a ratificare il CETA, l’accordo di libero scambio tra Canada e Unione Europea. Il “fratello piccolo” del TTIP ha destato l’opposizione della società civile, perché vettore degli stessi rischi più volte documentati e mai confutati.
martedì 14 febbraio 2017
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Cédric Herrou: la solidarietà non è un crimine, il silenzio sì.

PARIGI. Cédric Herrou, un agricoltore di Breil-sur-Roya di 37 anni, giudicato per aver facilitato l’entrata in Francia di migranti dall’Italia e per averne ospitati qualche decina, sia in casa sua che in un centro di vacanze abbandonato della Sncf (ferrovie), è stato condannato a 3mila euro di multa, con la condizionale. Il pm aveva chiesto otto mesi di carcere (con la condizionale). Era comparso di fronte al tribunale di Nizza il 4 gennaio e il 18 gennaio era stato posto in stato di fermo per 36 ore. Ieri, sollevato per la pena leggera, Cédric Herrou ha affermato: «Continuerò». A gennaio, dopo il fermo, aveva dichiarato: «Resterò fedele alle mie convinzioni, la mia Francia continuerà a difendere i diritti di uomini, donne e bambini presenti sul suolo francese in nome dei valori che fondano la Repubblica».
sabato 11 febbraio 2017
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