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Scenari europei nella gestione dei servizi idrici.

Emanuele Lobina e David Hall PSIRU, Business School, University of Greenwich e.lobina@gre.ac.uk; d.j.hall@gre.ac.uk Questo intervento è stato pubblicato su Servizi & Societá, Aprile 2010, pp. 29-31 Con il presente intervento intendiamo offrire alcune riflessioni per il dibattito sulla riforma dei servizi idrici in Italia, alla luce dell’esperienza europea in materia di gestione pubblica e gestione privata di tali servizi. I lettori che vogliano approfondire queste tematiche possono consultare i rapporti del PSIRU (Public Services International Research Unit) e seguire i relativi aggiornamenti come pubblicati sul sito www.psiru.org. Innanzitutto, occorre notare che il diritto comunitario degli appalti pubblici consente ai Paesi membri dell’Unione europea di prevedere la gestione in-house dei servizi idrici. Purché siano rispettate le condizioni stabilite dalla sentenza Teckal (C-107/98) della Corte di Giustizia, la legge nazionale dei singoli Paesi membri puó ammettere l’affidamento diretto a operatori di proprietá e controllo interamente pubblici senza che si faccia ricorso alla gara per la selezione del gestore. Questo contribuisce a spiegare il perché in Europa, così come nel mondo intero, l’in-house rappresenti la forma predominante di gestione dei servizi idrici. Si stima che il 90% dei servizi idrici urbani a livello globale sia erogato da operatori pubblici .
mercoledì 1 giugno 2011
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L'assassino è un cetriolo?

Il primo indiziato è il cetriolo, anche se pure pomodori e lattuga sono tra i sospetti. Ma non è stata ancora individuata con certezza la fonte del batterio escherichia coli che nell'ultima settimana ha ucciso 14 persone in Germania e altri paesi dell'Europa settentrionale, e ne ha infettate centinaia. Né è chiaro come il batterio abbia contaminato gli ortaggi - anche se molti già indicano la Spagna, per la precisione l'Andalusia, luogo di produzione di alcuni dei cetrioli smerciati in Germania e risultati «portatori» di e-coli.
martedì 31 maggio 2011
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Chevron e il suo «volto umano».

Sono arrivati da Angola, Indonesia, Nigeria, Ecuador, Alaska, Texas. Circa 150 attivisti si sono ritrovati mercoledì a San Ramon, in California, per «salutare» con la propria testimonianza l'annuale assemblea degli azionisti di Chevron, una delle maggiori aziende petrolifere al mondo. I paesi (o stati Usa) citati infatti hanno in comune il fatto di avere giacimenti di petrolio, e di avere Chevron tra le aziende che li sfruttano. «Noi siamo il volto umano delle operazioni di Chevron. Siamo qui armati della memoria dei nostri familiari morti, dei nostri vicini, i nostri figli ammalati», ha detto Carmen Zambrano, abitante di Shushufindi - un villaggio nella selva amazzonica ecuadoriana che ha la disgrazia di trovarsi nella zona di Lago Agrio, dove Texaco (azienda assorbita da Chevron dieci anni fa) ha sfruttato un giacimento di petrolio negli anni '70 e '80, prima di fare i bagagli lasciandosi dietro circa 18,5 miliardi di galloni di rifiuti oleosi, un territorio impregnato di greggio sversato, corsi d'acqua avvelenati.
sabato 28 maggio 2011
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Il vero welfare italiano? Una “rete informale” di 14 milioni di persone.

Approfondimento sul Rapporto Istat: un italiano su 4 fa da caregiver, per 3 miliardi di ore all’anno in totale. Le donne si sobbarcano due terzi del carico di cura. Ma i bisogni cui rispondere sono troppi. Il volontariato contribuisce per il 6,6% ROMA – Più di un italiano su quattro fa parte di una rete informale, cioè in qualità di amico, parente, collega, vicino di casa si mette a disposizione di altre persone bisognose di aiuto. Per un totale di 3 miliardi di ore all’anno. È questo il vero welfare italiano, fotografato dall’Istat nel “Rapporto annuale sulla situazione del paese”. È il volto di un’Italia che si riscopre solidale e che trova nelle reti familiari e amicali una vera e propria àncora. Si tratta di oltre 14 milioni di persone, chiamate “caregiver”, il cui numero è in crescita rispetto al 1983: allora erano il 20,8%, oggi il 26,8% della popolazione italiana.
giovedì 26 maggio 2011
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Il referendum contro il nucleare va avanti.

Martedì la camera dei deputati ha approvato il cosiddetto decreto Omnibus, già passato al Senato, che, tra altre cose, sospende il nucleare in Italia (ma lascia aperta la porta per un suo ritorno) e mira a far saltare il referendum del 12 e 13 giugno. Ma il referendum va avanti fino a quando (e se) la corte di Cassazione non certifichi che quanto approvato dal decreto cancella il referendum.
giovedì 26 maggio 2011
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Wacquant: «La democrazia nasconde la società dietro le sbarre» .

ANTIGONE - Wacquant: Carceri strapiene ma solo il 3% per reati gravi. «Gli Stati di oggi, in Europa come al di là dell'oceano, vivono di un paradosso. Sono loro stessi a creare quella marginalità alla quale rispondono con il carcere». Il sociologo francese Loïc Wacquant - l'allievo di Pierre Bourdieu che in libri tradotti in decine di lingue ci ha raccontato la globalizzazione del nuovo senso comune punitivo - ci spiega l'utilizzo del sistema penale nelle nostre democrazie.
domenica 22 maggio 2011
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“¡Democracia Real YA!” l’elenco delle principali proposte.

- Eliminazione dei privilegi della classe politica: Stretto controllo sull’assenteismo. Istituzioni di sanzioni specifiche per chi non onori le proprie funzioni pubbliche. Eliminazione dei privilegi nel pagamento delle tasse, nel conteggio dei contributi lavorativi e nel calcolo degli anni per ottenere la pensione. Equiparazione dello stipendio degli eletti al salario medio spagnolo con la sola aggiunta dei rimborsi indispensabili all’esercizio delle funzioni pubbliche. Eliminazione dell’immunità associata all’incarico. I delitti di corruzione non prescrivono. Pubblicazione obbligatoria del patrimonio di chiunque ricopra incarichi pubblici. Riduzione degli incarichi “a chiamata diretta”.
venerdì 20 maggio 2011
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FORLÌ-CESENA, I PASTI BIOLOGICI RIDUCONO L’INQUINAMENTO.

Offrire prodotti biologici nelle mense scolastiche non solo aiuta a educare all‟alimentazione sana e ad elevare il livello qualitativo dei pasti per gli studenti, ma è anche uno strumento per creare valore nell‟agricoltura locale e per diminuire sensibilmente l‟impatto ambientale della filiera produttiva, purché si scelga di approvvigionarsi con prodotti biologici del territorio.
venerdì 20 maggio 2011
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INDIA, OGNI 30 MINUTI UN CONTADINO SI SUICIDA.

Un rapporto del Center for Human Rights and Global Justice rivela che ogni 30 minuti un contadino indiano si suicida, intrappolato da debiti ed interessi da pagare. Il report si sofferma in particolare sulla crisi del settore cotoniero, progressivamente finito nelle mani di multinazionali straniere. Ogni 30 minuti un contadino indiano si toglie la vita. Dal 1995 sono 250.000 i lavoratori della terra che si sono suicidati. Numeri crudi di una crisi umanitaria, economica, sociale mostrata in un rapporto del Center for Human Rights and Global Justice (CHRGJ).
venerdì 20 maggio 2011
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FARE DI PIÙ CON MENO.

L'allarme dell'Onu: se l'economia non si fa più verde le risorse non basteranno. Si rende necessario un miglioramento del tasso di produttività per una società sostenibile. Nel 2050 l‟umanità potrebbe arrivare a consumare annualmente circa 140 miliardi di tonnellate di risorse naturali tra minerali edilizi e industriali, combustibili fossili e biomasse, tre volte l‟attuale ritmo. Un rischio che il pianeta Terra non può permettersi, ma ventilato nell‟ultimo rapporto Unep “Disaccoppiamento dell’utilizzo delle risorse naturali e impatto ambientale della crescita economica”. Nella lente ONU finisce ancora una volta la voracità umana in fatto di materie prime che, se non “disaccoppiata” dal tasso di crescita economica, – avverte l‟Unep – condannerebbe inevitabilmente ad un futuro insostenibile sia in termini di risorse disponibili che di emissioni.
venerdì 20 maggio 2011
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