Cerca Contatti Archivio
 
A tutto il popolo dell'acqua

A tutto il popolo dell'acqua, condividiamo con tutti/e la scelta di partecipare alla giornata di mobilitazione internazionale del 15 ottobre. In quella giornata in molte parti del globo si manifesterà contro l'austerity e le scelte economiche in questo periodo di crisi; una crisi che, sosteniamo da tempo, è anche politica e della democrazia.
mercoledì 12 ottobre 2011
Leggi l'articolo...


DOBBIAMO FERMARLI! La relazione introduttiva di Giorgio Cremaschi..

Si è svolta il 1° ottobre a Roma l'assemblea del movimento "Dobbiamo fermarli". Una piattaforma cui hanno aderito oltre 1600 tra attivisti sindacali, militanti di sinistra, intellettuali, comuni cittadini. La stampa ha, quasi all'unanimità, ignorato l'evento. Noi pubblichiamo l'introduzione di Giorgio Cremaschi. Perché siamo qui In questo ultimo anno nel nostro paese c’è stato un vasto e articolato movimento di lotta. Più di un anno fa gli operai di Pomigliano hanno detto no in tanti al ricatto di Marchionne. Il loro rifiuto si è incontrato con una diffusa ribellione all’aggressione ai diritti, alle libertà, alla democrazia. Hanno lottato gli studenti e i giovani contro i tagli alla scuola e il precariato. I migranti sono saliti sulla gru contro le truffe di stato, la segregazione e la cancellazione dei diritti civili. Hanno lottato i movimenti civili contro l’attacco alle libertà costituzionali. Lottano, e siamo fino in fondo con loro, i No Tav, contro l’occupazione militare di un intero territorio, decisa con consenso bipartisan per realizzare un’opera tanto devastante quanto inutile. Sono scese in piazza le donne, contro l’autoritarismo patriarcale che usa la crisi per riaffermarsi e riorganizzarsi. E infine a giugno 27 milioni di cittadini hanno detto no alla privatizzazione dei beni comuni, non solo dell’acqua, ma di tutti i principali beni che sono alla base della nostra vita.
martedì 11 ottobre 2011
Leggi l'articolo...


BASTA VELENI!

Basta Veleni! Sabato 15 ottobre 2011 alle ore 15 P.za Castello – Torino MOBILITAZIONE CONTRO I NEONICOTINOIDI killer delle api. I NEONICOTINOIDI sono vietati per la concia dei semi di mais, solo fino al 31 ottobre 2011. Dopo si vedrà. Dipende dalla forza di “persuasione” delle multinazionali dei veleni sui politici… Da anni ci sono evidenze scientifiche che sono dannosi alle api, all’ambiente e con molta probabilità all’uomo, perché i mammiferi possiedono lo stesso tipo di “recettore” che è il bersaglio dei veleni negli insetti. Quindi il danno provocato agli insetti verrà provocato ai mammiferi attraverso la catena alimentare. E’ solo una questione di tempo, al pari di quanto succede con l’amianto!
martedì 11 ottobre 2011
Leggi l'articolo...


Appello Dobbiamo Fermarli.

E’ da più di un anno che in Italia cresce un movimento di lotta diffuso. Dagli operai di Pomigliano e Mirafiori agli studenti, ai precari della conoscenza, a coloro che lottano per la casa, alla mobilitazione delle donne, al popolo dell’acqua bene comune, ai movimenti civili e democratici contro la corruzione e il berlusconismo, una vasta e convinta mobilitazione ha cominciato a cambiare le cose. E’ andato in crisi totalmente il blocco sociale e politico e l’egemonia culturale che ha sostenuto i governi di destra e di Berlusconi. La schiacciante vittoria del sì ai referendum è stata la sanzione di questo processo e ha mostrato che la domanda di cambiamento sociale, democrazia e di un nuovo modello di sviluppo economico, ha raggiunto la maggioranza del Paese. A questo punto la risposta del palazzo è stata di chiusura totale. Mentre si aggrava e si attorciglia su se stessa la crisi della destra e del suo governo, il centrosinistra non propone reali alternative e così le risposte date ai movimenti sono tutte di segno negativo e restauratore. In Val Susa un’occupazione militare senza precedenti, sostenuta da gran parte del centrodestra come del centrosinistra, ha risposto alle legittime rivendicazioni democratiche delle popolazioni. Le principali confederazioni sindacali e la Confindustria hanno sottoscritto un accordo che riduce drasticamente i diritti e le libertà dei lavoratori, colpisce il contratto nazionale, rappresenta un’esplicita sconfessione delle lotte di questi mesi e in particolare di quelle della Fiom e dei sindacati di base. Infine le cosiddette “parti sociali” chiedono un patto per la crescita, che riproponga la stangata del 1992. Si riducono sempre di più gli spazi democratici e così la devastante manovra economica decisa dal governo sull’onda della speculazione internazionale, è stata imposta e votata come uno stato di necessità.
martedì 11 ottobre 2011
Leggi l'articolo...


Verso il 15 ottobre costruiamo l'alternativa.

Noi siamo indignati. Siamo indignati contro i governi europei che, stretti tra la crisi e le politiche liberiste e monetariste imposte dalla Bce e dall'Fmi, accettano di essere esautorati delle funzioni democratiche per diventare semplici amministratori dei tagli della spesa sociale, delle privatizzazioni, della precarizzazione del mondo del lavoro e della costruzione di opere faraoniche, incuranti dell'ambiente e delle popolazioni. Siamo indignati perché le classi dirigenti continuano a proporci l'austerity per le popolazioni, mentre le rendite e i privilegi della finanza, dei grandi possidenti e della politica rimangono intonse, quando non crescono. Siamo indignati in particolare contro il governo italiano, che ha deciso di rispondere alla crisi con una manovra i cui contenuti cambiano di ora in ora ma i cui pilastri restano sempre gli stessi: taglio ai servizi, privatizzazioni, attacco ai diritti dei lavoratori. Siamo indignati perché il governo ha deciso di abolire per decreto il diritto del lavoro, permettendo alle aziende di derogare ed eludere contratti e leggi, compreso l'art.18 dello Statuto dei lavoratrici e dei lavoratori, proseguendo sulla strada della cancellazione della libertà e della democrazia nei luoghi di lavoro. Siamo indignati perché in questo modo si elimina la democrazia nei luoghi del lavoro e si estende a tutti i lavoratori il ricatto della precarietà, e della clandestinità per i migranti, con cui negli ultimi due decenni si sono livellate verso il basso i diritti e le condizioni di vita di migliaia di giovani, esclusi dal sistema di welfare e da ogni orizzonte di emancipazione.
martedì 11 ottobre 2011
Leggi l'articolo...


Mega truffa: così ha reagito il settore.

Possiamo battezzarlo il martedì nero del biologico italiano. La notizia dei sette arresti per truffa e associazione a delinquere, del sequestro di 2500 tonnellate di falso biologico e delle indagini non ancora concluse della Guardia di Finanza con il coinvolgimento di 22 aziende (ma potrebbe essere solo l'inizio) e il sospetto che 702 mila tonnellate, una cifra enorme, di prodotti bio, pari al 10 per cento del mercato italiano, potrebbero essere un falso biologico, ha avuto l'effetto di un terremoto sull'intero sistema del biologico nazionale. Già prima delle 8 del mattino si sono intrecciate fitte telefonate tra i protagonisti (a diverso titolo) del settore. Un po' di pace è tornata - si fa per dire - dopo mezzogiorno, a conferenza stampa delle Fiamme Gialle conclusa a Verona, quando si è capito che l'operazione Gatto con gli Stivali era sì di grandi proporzioni ma chiusa dentro un giro che è lontano dalla 'normalità' del biologico nazionale, un giro legato principalmente ai cereali, alle farine, alle importazioni dalla Romania. La grande distribuzione ha voluto sapere, ha chiesto garanzie, anche scritte, ai propri fornitori. Una catena ha voluto sapere se certi biscotti hanno ingredienti 'puliti', bio al 100 per cento e via di questo passo.
giovedì 6 ottobre 2011
Leggi l'articolo...


Libia. Piovute 850 bombe italiane.

I velivoli italiani che partecipano alle operazioni Nato sulla Libia hanno finora «individuato 1.500 obiettivi, attaccandone oltre 500 con circa 850 bombe a guida laser e satellitare» e più di «due dozzine di missili da crociera Storm Shadow», per un costo complessivo dei soli ordigni pari a «circa 60 milioni». È quanto scrive il Sole 24 Ore che, citando «fonti vicine agli ambienti Nato», fornisce un bilancio aggiornato del «ruolo di primo piano» delle forze armate italiane nel conflitto libico.
mercoledì 5 ottobre 2011
Leggi l'articolo...


Ecocidio in Patagonia.

Si tratta di uno dei progetti agroalimentari piú assurdi e insostenibili di tutta la Patagonia. Un consorzio agroalimentare cinese della multinazionale Heilonijang Agriculture Company, che raggruppa compagnie di produzione di carne e granaglie, ha affittato 320 mila ettari nella provincia del Rio Negro, in Argentina, per coltivare soia, colza e altre piante foraggere, tutte transgeniche.
martedì 4 ottobre 2011
Leggi l'articolo...


Tagli, tasse, licenziamenti, svendite: la tragedia greca è «solo agli inizi»

Ma contro la troika Ue la società non si dà ancora per vinta Disoccupazione al 30% nel 2012: i senza lavoro saranno di più degli occupati ATENE. La ribellione di un movimento eterogeneo di funzionari, studenti, pensionati, lavoratori del settore privato e tassisti ha registrato una piccola vittoria psicologica ad Atene costringendo alla ritirata i rappresentanti della troika europea, che hanno abbandonato da due giorni la sede dell'assediato e occupato ministero delle finanze, in piazza Syntagma, per riunirsi con i ministri e funzionari del governo Papandreou in un posto più sicuro.
domenica 2 ottobre 2011
Leggi l'articolo...


Feticismo della merce digitale e sfruttamento nascosto: i casi Amazon e Apple.

La settimana scorsa The Morning Call, un quotidiano della Pennsylvania, ha pubblicato una lunga e dettagliata inchiesta – intitolata Inside Amazon’s Warehouse – sulle terribili condizioni di lavoro nei magazzini Amazon della Lehigh Valley. Il reportage, risultato di mesi di interviste e verifiche, sta facendo il giro del mondo ed è stato ripreso dal New York Times e altri media mainstream. Il quadro è cupo: - estrema precarietà del lavoro, clima di perenne ricatto e assenza di diritti; - ritmi inumani, con velocità raddoppiate da un giorno all’altro (da 250 a 500 “colli” al giorno, senza preavviso), con una temperatura interna che supera i 40° e in almeno un’occasione ha toccato i 45°; - provvedimenti disciplinari ai danni di chi rallenta il ritmo o, semplicemente, sviene (in un rapporto del 2 giugno scorso si parla di 15 lavoratori svenuti per il caldo); - licenziamenti “esemplari” su due piedi con il reprobo scortato fuori sotto gli occhi dei colleghi. E ce n’è ancora. Leggetela tutta, l’inchiesta. Ne vale la pena. La frase-chiave la dice un ex-magazziniere: “They’re killing people mentally and phisically.“
domenica 2 ottobre 2011
Leggi l'articolo...


Prima pag. Indietro Avanti Ultima pag.
News