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Caccia al migrante in Grecia.
Il governo difende la sua politica: il ministro dell’ordine pubblico parla di una «invasione senza precedenti» che minaccia la società greca. Syriza denuncia il «pogrom». Le agenzie dell’Onu in allarme, mentre la xenofobia cresce
Il colpo d’occhio fa impressione: gruppi di decine di persone circondate da poliziotti in assetto da «lavoro», caschi e armi in pugno, mentre altri agenti controllano loro documenti e averi. Uomini e ragazzi, facce disperate e umiliate, vengono caricati sui cellulari e portati in qualche commissariato. Sono scene fotografate nel centro di Atene durante il fine settimana: è l’operazione denominata «Zeus Xenios», grazie a cui la polizia greca afferma di aver arrestato 6.000 stranieri illegali. Molti di loro sono stati poi rilasciati, ma circa 1.600, che non avevano documentazione regolare, saranno caricati su qualche aereo ed espulsi.
Un’operazione così massiccia ha suscitato forti critiche di Syriza, la coalizione della sinistra (che l’ha definita un «pogrom»). L’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati si allarma: tra i fermati ci sono potenziali rifugiati, o comunque persone che se rimandate in patria rischiano la vita (L’Acnur chiede tra l’altro di sospendere le espulsioni verso la Siria). Si allarma anche l’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim): la retata indiscriminata mette in pericolo il programma di rimpatri volontari che il governo greco aveva avviato con il sostegno dell’agenzia dell’Onu e dell’unione europea.
mercoledì 8 agosto 2012
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Sciopero spontaneo alla sede bolognese della Tnt. Nella logistica cresce il conflitto. Protagonisti i lavoratori immigrati.
Ieri sera uno sciopero, improvviso, di 4 ore ha portato al blocco pressoché totale delle attività dei comparti della filiale TNT bolognese in Via Colombo. Sull'onda dello sciopero a tempo indeterminato realizzato lo scorso mese dai colleghi del comparto piacentino, i lavoratori si sono concentrati davanti alla cancellata d'ingresso del gigantesco stabile rifiutandosi di entrare al grido di "sciopero,sciopero!".
Verso le 9 di sera le fila degli scioperanti si sono ingrossate, superando il centinaio di unità; coesi e compatti come non mai, hanno atteso gli esiti della lunga e delicata trattativa che i rappresentanti sindacali dei Si Cobas, insieme ai colleghi di lavori più "esperti" riguardo a diritti e doveri spettanti alla manodopera, avevano frattanto intrapreso con i dirigenti dello stabilimento.
Altri operai giungevano da Piacenza a dare la loro solidarietà diretta, consapevoli del fatto che l'azienda, di fronte all'allargarsi della lotta e delle rivendicazioni lungo tutto il territorio emiliano, avrebbe dovuto giocoforza cedere alle richieste di maggiore dignità e regolamentazione del salario minimo portate avanti dai lavoratori.
mercoledì 8 agosto 2012
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I BRACCIANTI DI CASTELNUOVO SCRIVIA: LA LOTTA CONTINUA.
“VERGONGNA! SCIOPERO! SCHIAVI MAI!” questo è ciò che ancora urlano i braccianti di Castelnuovo Scrivia dopo più di 2 mesi di presidio, iniziato lo scorso 22 giugno.
Sono di nuovo là davanti all’azienda agricola Lazzaro nonostante il sole e l’afa, indeboliti dal Ramadan: chi sviene è portato al pronto soccorso e il giorno dopo ritorna al presidio a gridare la propria indignazioni in difesa dei propri diritti di lavoratore e di essere umano.
La rabbia è tanta perché si stanno scontrando con un’arroganza senza pari da parte del padrone che, non solo, ha violato per ben due volte gli accordi presi al tavolo delle trattative con CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e sindacato, ma offende e si prende beffa dei lavoratori con un’offerta di 100.000 euro (da dividersi in 40, fate voi i conti) per rinunciare al diritto di prelazione sui contratti in scadenza.
Una cifra ridicola a fronte dell’ammontare totale degli stipendi ‑ mai interamente pagati - che la ditta deve sborsare.
mercoledì 8 agosto 2012
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Roma, sgomberata dalla polizia stamattina alle sei la Città dell'Altraeconomia.
Alle 6 di questa mattina la Città dell'Altra Economia è stata sgomberata con Aiab Lazio al seguito della polizia che si è presentata con sette volanti. Il Comitato di sostegno Cae 2.0 che dallo scorso 31 luglio aveva occupato gli spazi di largo Dino Frisullo per difendere un’idea diversa di sviluppo contro l'assegnazione da parte del Comune di Roma ad un consorzio di imprese "trasversali": l’Associazione italiana agricoltura biologica (Aiab) e tre cooperative sociali, Integra (considerata dal consorzio Cae vicina alla destra del deputato Pdl Federico Rampelli), Agricoltura nuova e 29 Giugno (iscritte a Legacoop Lazio, orientate a sinistra).
martedì 7 agosto 2012
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Grecia. Sanità in crisi: quando a prendersi cura dell'altro è la lotta!
I leaders della coalizione del governo greco hanno annunciato il via definitivo alle riforme imposte dai memorandum della Troika. Gli emissari di UE, BCE ed FMI hanno dichiarato poco fa che resteranno ad Atene per verificare che il “via definitivo” corrisponda a quei “risultati, risultati, risultati!” che aveva chiesto a gran voce la scorsa settimana Barroso durante la sua visita ad Atene. La spending review da 11miliardi di euro del governo Samaras ha inizio... e le forbici oltre a calare fin da subito sulle pensioni andranno a ferire il sistema sanitario pubblico, o meglio ciò che resta del diritto alla cura e alla salute in Grecia.
lunedì 6 agosto 2012
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Sindacati alle cozze e classe operaia in «u tre rote».
Quando Maurizio Landini, il segretario generale della Fiom, prende la parola di fronte ai circa 2500-3000 operai dell’Ilva che affollano piazza della Vittoria a Taranto, 2-300 persone riunite nello spezzone dei «Cittadini e lavoratori liberi e pensanti» fanno il loro ingresso rumoroso. La loro moto-ape a tre ruote – dotata di una forza paragonabile a quella dei grandi mostri cingolati degli eserciti, ma attrezzata solo con casse e microfono – ospita a bordo cinque operai assai arrabbiati, e si sistema a non più di venti metri dal palco, continuando a gridare slogan contro il padronato, ma soprattutto contro sindacalisti e autorità appollaiate in tribuna. Non sventolano bandiere, solo uno striscione alle loro spalle: «Sì ai diritti, no ai ricatti: salute, ambiente, reddito occupazione». Nessuno li contrasta, nessuno ne chiede l’espulsione dalla piazza, e intanto gridano slogan: la gran parte degli operai è attenta a che cosa hanno da dire, riconoscendoli come compagni di lavoro. Non c’è rottura operaia, come titolano felici i quotidiani l’indomani. Uova e transenne che volano rimangono nella testa solo di qualche giornalista prezzolato. È una contestazione a viso aperto, di una parte di operai e studenti che in questa piazza riscuote consenso. La tensione nella piazza operaia inizia a salire solo quando poliziotti e carabinieri in assetto anti-sommossa si muovono rinforzando la protezione al palco. Gli operai irruenti e incazzati rimangono fermi lì nel bel mezzo della piazza, gridando i loro slogan e pretendendo di poter parlare dal palco. Non una grande richiesta. Nessuna concessione, però, ma solo mute risposte come quella data il giorno prima dai dirigenti sindacali al gruppo di operai che, con un fax, chiedeva di poter intervenire dal palco. Per una buona mezzora l’impasse è generale: Cgil-Cisl-Uil prima dichiarano chiusa la manifestazione, quindi invitano tutti gli operai a spostarsi nella piazza a lato, ma nessuno si muove. A quel punto gli irruenti decidono di tenere il loro breve comizio da sopra «u tre rote». Essi rivendicano sostanzialmente di non esser più costretti a scegliere tra il diritto alla salute e il diritto al lavoro, come hanno fatto negli ultimi cinquant’anni. Accusano i sindacati confederali di averli lasciati nella solitudine e nell’isolamento e di aver contrastato le poche forme di auto-organizzazione che sono cresciute nel corso di questi anni dentro all’Ilva.
sabato 4 agosto 2012
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200 città contro gli sfratti. Ottobre mese delle "Giornate Mondiali Sfratti Zero".
Ottobre mese delle “Giornate Mondiali Sfratti Zero”.
10 ottobre 2012 giornata di mobilitazione nazionale solidale perché gli sfratti diventino questione nazionale.
I mass media hanno dato grande risalto ai dati sugli sfratti 2011 oggetto di un’apposita rilevazione da parte del Ministero dell’interno: circa 64.000 nuove sentenze di sfratto emanate, di cui circa 56.000 per morosità, con un’incidenza dell’87% sul totale che, ad esempio in Lombardia e Veneto, si avvicina al 100%. Sempre nel 2011, le richieste di esecuzioni con la forza pubblica sono state oltre 123.000, di cui ben 29.000 eseguite. Di fatto, in Italia circa 140 famiglie sono sfrattate ogni giorno con la forza pubblica, mentre ci sono sconosciuti i dati di coloro che lasciano l’alloggio senza aspettare la forza pubblica.
venerdì 3 agosto 2012
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Disoccupati e precari? 600 euro al mese garantiti per tutte e tutti.
Semplice e dirompente: 600 euro al mese per disoccupati e precari che non raggiungono i 7200 euro all’anno. Qualche giorno fa è stata presentata una proposta di una legge di iniziativa popolare per istituire il reddito minimo garantito anche in Italia. Il testo della proposta di legge è stato scritto con il supporto del BIN-Italia (Basic Income Network), un’associazione che da anni si batte per introdurre anche nel nostro Paese una misura di welfare presente in tutta Europa tranne che in Italia e in Grecia. La proposta è sostenuta da un comitato aperto e trasversale, che vorrebbe replicare quanto avvenuto per i referendum sull’acqua e sul nucleare e che vede la presenza di movimenti, associazioni, partiti e sindacati: da Tilt al Popolo Viola, dal Bin ad Antigone, da Emmaus fino a Rifondazione Comunista. Per presentare la legge di iniziativa popolare occorrono 50.000 firme da raccogliere entro la fine del 2012.
venerdì 3 agosto 2012
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Consumi, la crisi ci riporta al dopoguerra.
Si spende meno anche per i generi alimentari. Il Codacons: «Buoni pasto ai ceti medi in difficoltà economiche». Confcommercio denuncia: «Nel 2012 le famiglie spenderanno il 2,8% in meno». Reddito procapite sceso di 1.800 euro in 10 anni
Sarà anche vero, come ha detto tre giorni fa il premier Mario Monti, che «la fine del tunnel si avvicina», ma per chi ha la ventura di trovarsi in fondo al convoglio non solo la luce ancora non si vede, ma i morsi della crisi si fanno sempre più duri. Basterebbe fare il solito giro tra negozi affollati solo da commessi per rendersene conto, ma un’ulteriore conferma è arrivata dal rapporto sulle economie territoriali e il terziario di mercato presentato ieri da Confcommercio. La lettura non è certo di quelle estive che rilassano. Non solo consumiamo sempre di meno, ma nell’ansia di risparmiare sono diminuiti anche gli acquisti di generi alimentari e le previsioni per il 2012 fatte dall’associazione dicono che il ribasso dei consumi delle famiglie sarà pari al 2,8%. «Il calo più forte almeno dal dopoguerra» denuncia Confcommercio, secondo la quale per trovare un calo peggiore di quello attuale bisogna risalire indietro nel tempo fino agli anni Trenta.
venerdì 3 agosto 2012
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L’Ilva e i lenzuoli delle donne. Per Taranto c’è una terza via: vivere
Quando Christa Wolf mise in bocca a Cassandra queste parole (tra uccidere e morire c’è una terza via: vivere) lo fece pensando alla guerra. Le donne dello Scamandro, lontane dal palazzo reale dove la natura era bandita, e con essa la vita, sapevano che era necessario, pena la fine dell’umanità, “combattere il male prima, quando ancora non si chiama guerra”. Una visione, questa, mai abbastanza valorizzata e praticata nella quale, negata la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, non si nega invece il motivo del conflitto, ma lo si pone al centro, affinché lo si riconosca, lo si dipani e quindi si costruisca l’alternativa.
Uso questa intuizione preziosa della studiosa tedesca per provare a ragionare sul drammatico caso di Taranto, città che da decenni vive l’atroce contrapposizione tra diritto al lavoro e diritto alla salute, identico dilemma vissuto anche in altri luoghi della penisola, (solo per citare i casi più noti nel tempo): l’Acna di Cengio, le acciaierie di Cornigliano, l’amianto di Casale Monferrato, il progetto Dal Molin, l’alta velocità in Val Susa, il terzo valico in Liguria.
mercoledì 1 agosto 2012
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