TARANTO ILVA – Chiudere le fabbriche della paura. Martedì 27 novembre 2012 ore 18:00 ad AltrAgricoltura Nord Est - PD
AltrAgricoltura Nord Est ed USB Padova presentano TARANTO
ILVA –
Chiudere le fabbriche della paura
ne discuteremo con Girolamo De Michele Scrittore, redattore di Carmilla eUniNomade 2.0 , Francesco Rizzo dipendente Ilva di Taranto e coordinatore provinciale della Unione Sindacale di Base
--- Girolamo De Michele, insegnante e redattore del sito Carmilla Online e di Uninomade 2.0, nei suoi editoriali ha raccontato e analizzato “la calda estate di Taranto” a partire dall'irruzione di un comitato, composto da cittadini e operai dell'Ilva, che ha posto con forza il rifiuto del ricatto salute-lavoro.
Una posizione coraggiosa in un territorio che vive e muore sulla monocultura dell'acciaio e che si deve scontrare contro il “partito della conservazione”, politicamente e sindacalmente trasversale, che magari discute su quanto alti devono essere i costi umani e ambientali dell'impianto siderurgico di Taranto, ma alla fine trova sempre una quadra attorno all'ineluttabilità del nesso profitto-lavoro-salario.
Francesco Rizzo, dipendente dell’Ilva di Taranto e coordinatore provinciale della Unione Sindacale di Base. Nelle ultime settimane è stato uno degli animatori dello sciopero ad oltranza che ha coinvolto il reparto addetto alla movimentazione ferroviaria dell'Ilva. Lo sciopero, indetto a seguito dell'incidente mortale che ha visto vittima il giovane operaio Claudio Marsella, è durato ben due settimane raggiungendo l'obiettivo di riaprire la vertenza sull'organico dei conduttori del treno.
In questo caso però, le dimensioni, l'impatto, la chiarezza delle dinamiche e delle posizioni dei soggetti a vario titolo coinvolti, fanno emergere con forza inedita gli assi portanti dell'attuale modello di sviluppo, i suoi punti critici e l'ideologia dominante che lo sorregge, pretendendo disciplina e controllo. Per questo e grazie alla determinazione con la quale si sta mettendo al centro delle scelte politiche la salute, la sicurezza sul lavoro, la qualità della vita e la tutela dell'ambiente, la vicenda dell'Ilva non può più essere solo un terreno di scontro locale.
Con Girolamo De Michele, Francesco Rizzo e con molti altri lavoratori e cittadini portatori di esperienze di lotta contro la nocività e l'insicurezza dell'ambiente di lavoro e di vita, vogliamo affrontare le seguenti questioni:
• come è possibile che, nonostante la ricchezza sociale prodotta, lo sviluppo scientifico e tecnologico, l'aumento della produttività complessiva, si debba ancora sottostare al ricatto che vede contrapposti occupazione, salute e sicurezza?
• come possono i lavoratori smarcarsi da questa trappola mortale?
• come si combatte contro la nocività nei luoghi di lavoro?
• come si possono costruire degli incontri positivi tra cittadini e lavoratori nei
• territori in cui emergono queste contraddizioni?
• cosa significa rivendicare la rottura del legame reddito-occupazione?
• come si articola una proposta efficace e concreta in questo senso e cosa implica?
• come possiamo rimettere al centro dell'azione politico-sindacale il problema di
“cosa, quanto e come produrre”?
Discutiamone!
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AltrAgricoltura Nord Est
lunedì 26 novembre 2012
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